Cancro, come diminuisce la mortalità nel 2018

By 4 Aprile 2018Salute

Annals of Oncology pubblica le nuove stime elaborate dagli epidemiologi dell’Università Statale di Milano. Dati positivi per quasi tutti i tumori e, in particolare, per quello del colon-retto. Solo per le donne, però, continuano ad aumentare i decessi per il carcinoma del polmone, a causa del fumo.

Anche nel 2018 la mortalità dovuta al cancro continuerà a calare nei paesi dell’Unione europea, facendo registrare -10,3% (130 ogni 100.000) negli uomini e -5% (84 ogni 100.000) nelle donne rispetto al 2012. I dati appaiono positivi soprattutto per il tumore del colon-retto, con circa il 7% di decessi in meno (sempre rispetto al 2012). Soltanto due le eccezioni: il tumore del pancreas e, nelle donne, quello del polmone. A riportare, per l’ottavo anno consecutivo, le proiezioni sulle statistiche dei decessi causati dalle principali neoplasie sono i ricercatori dell’Università Statale di Milano – tra cui l’epidemiologo Carlo La Vecchia – che firmano uno studio su Annals of Oncology.

LO STUDIO

I ricercatori hanno analizzato i tassi di mortalità sia complessivamente nei 28 Stati membri sia, in dettaglio, nelle sei nazioni più popolose (Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito), considerando tutti i tumori nel loro insieme e poi, singolarmente, quelli nelle 10 sedi principali: stomaco, intestino, pancreas, polmone, seno, utero (compresa la cervice), ovaio, prostata, vescica e leucemie. Nel complesso, per l’anno in corso sono attesi circa 1,4 milioni di morti per cancro nell’Eu, rispetto ai 1,3 milioni del 2012: l’aumento del numero assoluto è dovuto all’invecchiamento della popolazione, ma i tassi standardizzati per età mostrano quasi ovunque un calo della mortalità. Secondo gli autori, considerando il periodo 1988-2018, la diminuzione dei tassi di mortalità ha portato ad evitare in 31 anni quasi 5 milioni di decessi: 3,3 milioni negli uomini e 1,6 nelle donne.

IMPORTANTI RISULTATI PER IL CANCRO DEL COLON RETTO

Come anticipato, i dati più incoraggianti si attendono per il tumore del colon-retto, in tutte le classi di età: −6,7% negli uomini e −7,5% nelle donne. “Questi risultati rappresentano uno dei principali successi in ambito oncologico dei passati 30 anni”, commenta La Vecchia: “Il tumore del colon-retto è una delle più comuni cause di morte oncologica fra i non fumatori, sia negli uomini che nelle donne. Questa diminuzione dei tassi di mortalità in Europa non è conseguenza di una singolo fattore, ma è dovuta a miglioramenti nella diagnosi (grazie allo screening, con la ricerca di sangue occulto nelle feci e della colonscopia, ndr.), nella cura e nella gestione della malattia”.
Nell’Eu si stima che il tumore del colon-retto causerà nel 2018 177.400 morti (98.000 negli uomini e 79.400 nelle donne): un numero secondo solo a quello delle vittime del tumore del polmone. Il numero assoluto è più alto rispetto al 2012, ma questo perché è aumentata la popolazione anziana: guardando i tassi standardizzati per età, infatti, è chiara la diminuzione per entrambi i sessi.

TUMORE DEL POLMONE: NEMICO NUMERO UNO DELLE DONNE.

Come abbiamo anticipato, il tumore del polmone resterà il big killer numero uno, che presenta i più alti tassi di mortalità sia negli uomini che nelle donne: rispettivamente, 32 ogni 100.000 e 15 ogni 100.000. Se, però, nei primi si osserva una diminuzione della mortalità del 13%, nelle seconde si registra un aumento del 6%. I ricercatori prevedono che quest’anno moriranno 94.500 donne per questa neoplasia (più che per il tumore al seno, per il quale si stimano 92.700 decessi) e 183.100 uomini. Insieme rappresentano circa il 20% di tutte le morti per tumore.

TUMORE DEL PANCREAS: SECONDA CATTIVA NOTIZIA PER LE DONNE
Per le donne c’è un’altra cattiva notizia, e riguarda la mortalità per il tumore del pancreas, che aumenterà del 2,8% (44.400 morti previste, 5,6 ogni 100.000), mentre resterà stabile negli uomini (44.500 morti previste, 8 ogni 100.000). Un noto fattore di rischio per il tumore del pancreas è il fumo, ma sembrano avere un ruolo anche l’eccesso di peso, l’obesità e il diabete.

TUMORI DI SENO,OVAIO E UTERO: LA MORTALITÀ CONTINUA A DIMINUIRE
Per la popolazione femminile i dati più incoraggianti si hanno sul fronte del cancro al seno, dell’ovaio e dell’utero (compreso quello della cervice): “Anche qui i motivi sono da ascrivere al miglioramento nella diagnosi precoce, nella terapia e nella gestione della malattia e, per i tumori dell’ovaio, la diffusione dell’uso dei contraccettivi orali”, spiega Eva Negri dell’Università di Milano. Il tumore alla mammella è stato per decenni quello che causava il maggior numero di morti nelle donne in Europa, ma questo triste primato è stato scalzato, come si è visto, dal tumore del polmone: “In Italia questo sorpasso non è ancora avvenuto, perché i tassi di tumore del polmone sono più bassi che in altri paesi della Ue, ma anche da noi sono aumentati dell’8%. Da questi dati si comprende perché chi si occupa di prevenzione dei tumori, come l’Associazione Italiana sulla Ricerca sul Cancro che ha finanziato questa ricerca, consideri la lotta al tabagismo un priorità assoluta”. Tornando ai dati, in Europa nel 2018 la mortalità per carcinoma mammario sarà inferiore del 9,5% rispetto al 2012 (13,7 ogni 100.000 donne), mentre quelle per i tumori ovarici e dell’utero mostrano un andamento simile, con un calo del 6% (circa 4,7 ogni 100.000 donne).

GLI ALTRI TUMORI

Per gli uomini, il cancro alla prostata è al terzo posto per mortalità, ma si prevede un -8,5% rispetto al 2012 (circa 10 ogni 100.000 uomini). Anche i dati per il tumore dello stomaco sono soprendenti: -19% negli uomini e -17% nelle donne. Ancora, per il tumore della vescica, si avrà -4% nei primi e -1% nelle seconde. Infine, per le leucemie (che causano il 3% delle morti oncologiche), la riduzione della mortalità si attesterà intorno al 14%.

COSA DICONO I DATI

“Sostanzialmente questi nuovi dati sono in linea con quanto ci si aspettava, commenta Giordano Beretta, responsabile dell’Oncologia Medica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo e presidente eletto dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom): “La riduzione di mortalità osservata per il tumore del colon-retto è importante: tra i motivi elencati nello studio si parla anche del probabile ruolo dell’aspirina a basse dosi, che sembra avere un ruolo protettivo. I dati su questo stanno diventando sempre più solidi e stanno partendo nuovi studi, ma resta da chiarire il bilancio rischi-benefici, dal momento che, come tutti i farmaci, anche questo comporta degli effetti collaterali. Assolutamente da sottolineare il calo anche del numero assoluto di morti per tumore dello stomaco in entrambi i sessi. Per quanto riguarda il tumore del polmone, gli andamenti riflettono bene l’abitudine al tabagismo, in calo tra gli uomini, in aumento tra le donne, e purtroppo anche tra gli adolescenti”. Lo stesso vale per il tumore della vescica, dove il fumo rappresenta un importante fattore di rischio: “Qui, infatti, la riduzione di mortalità è molto modesta, tanto che potremmo definirla stabile”,conclude Beretta: “Il lieve calo può essere dovuto al fatto che non si usano più certe sostanze nei processi industriali che avevano un effetto cancerogeno”.

di Tiziana Moriconi

19 marzo 2018

(http://www.repubblica.it/oncologia/news/2018/03/19/news/cancro_come_diminuisce_la_mortalita_nel_2018-191708528/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P20-S1.6-T1)