LA PASSIONE DI CRISTO – (The Passion of the Christ)

By 4 Aprile 2020Film

Lo sguardo di Dio. Chi ha mai osato mostrare lo sguardo di Dio? È impossibile. Mel Gibson ce ne ha dato un’idea, con La Passione di Cristo, mostrando come Dio ha guardato l’uomo nel momento centrale della Storia: il sacrificio di suo figlio. È la scena forse più sorprendente de La passione di Cristo: dopo che Cristo ha esalato il suo ultimo sospiro dopo una terribile agonia sul Golgota, dalla Terra l’immagine corre verso il Cielo e dall’alto intravediamo la “prospettiva” di Dio”. E poi da lì, “dal più alto dei cieli”, parte una goccia, la prima goccia di pioggia – certo – di una terribile tempesta. Oppure, secondo la geniale intuizione di Gibson, il pianto di Dio per il suo Figlio e per l’uomo stesso.

La Passione di Cristo, che come noto racconta le ultime dodici ore della vita terrena di Cristo, inizia con una sequenza potente e suggestiva dal punto di vista cinematografico: nell’Orto degli Ulivi Cristo prega e soffre in attesa del sacrificio, mentre Satana lo tenta (“come può qualcuno sopportare i peccati del mondo intero?”). La figura del Maligno – interpretato da un’eccezionale Rosalinda Celentano – è una delle grandi idee del film, che non si può ridurre a una carneficina senza senso per le scene dell’impressionante fustigazione da parte dei romani e poi del lungo e terribile Calvario. La violenza, assolutamente realistica (quasi ai limiti della sostenibilità) non è affatto gratuitamente “spettacolare”, come tanti detrattori hanno scritto, ma è in realtà in funzione della scelta del regista di far entrare lo spettatore in rapporto diretto con Cristo, di cui può riconoscere la sua vera umanità nella sofferenza più disarmante. In tal senso il film è quasi liturgico nel far rivivere la Passione, tanto da far rivivere l’esperienza della Via Crucis.

Ma non solo. Mel Gibson rivela una finezza (incredibilmente non colta da tanti critici) nel descrivere il profondo, bellissimo rapporto tra Cristo e la Madonna, un vero legame d’amore tra una madre e suo figlio: così tenero, così carnale, così vero. È questo forse l’aspetto più commovente del film di Gibson, che è riuscito – come mai nessuna pellicola prima d’ora – a descrivere così bene la figura di Maria (ottimamente interpretata da Maia Morgenstern, grande attrice riumena di origine ebraica) e il suo rapporto con Gesù, grazie anche a due bellissimi flashback dell’infanzia e della giovinezza di Cristo. (https://unacasasullaroccia.wordpress.com/cinema/the-passion/la-passione-di-cristo/)

 Data di uscita: 2004

Paese: Italia – Usa

Genere: Drammatico – Religioso

Regia: Mel Gibson

Interpreti: Jim Caviezel, Monica Bellucci, Sergio Rubini, Claudia Gerini, Rosalinda Celentano, Maia Morgenstern

Durata: 126 min

Distribuzione: Eagle Pictures

Produzione: Mel Gibson, Bruce Davey e Stephen Mcevety per Icon Productions Inc., Marquis Film Ltd

Costo DVD: Euro 8,91 (https://www.libreriadelsanto.it/dvd/8031179911998/la-passione-di-cristo.html)