Il card. Krajewski, elemosiniere del Papa, ha personalmente rotto i sigilli al contatore del palazzo Inpdap occupato. Un cardinale di Santa Romana Chiesa finisce sui giornali per una buona azione e non per pedofilia. Anche se la buona azione è illegale, con l’aria che tira non è poco, soprattutto se lo Stato, a volte, per farti essere buono, ti costringe ad andare contro la legge. Leggi
C’è in questo Paese una rete densa e fitta di rapporti e solidarietà, una grande trama silenziosa che innerva città e province, arrivando quasi ovunque. È una rete tanto silenziosa quanto invasivo è il web, la rete digitale: eppure opera tutti i giorni. È il prete che con le offerte dei fedeli e il suo magro stipendio paga di persona bollette e persino affitto a una famiglia in grave difficoltà o sfrattata. È il vescovo che, senza clamori, organizza e provvede. Sono le consacrate e i volontari che portano da mangiare ai vecchi soli, e le centinaia di sportelli di ascolto della Caritas, dove chi è disperato va a bussare. È la parrocchia dell’hinterland milanese, dove i supermercati della zona la sera portano i cibi freschi avanzati: sfameranno qualcuno, invece d’essere sprecati. E la Chiesa madre del nostro Sud che fa la stessa identica cosa… La rete silenziosa opera dentro un’antica fiducia: chi può lascia un’offerta al parroco: “Faccia lei, saprà lei chi ne ha bisogno”. Leggi
Caro direttore,
un gesto ragionevole eppure forte quello dell’Elemosiniere pontificio, il cardinale Konrad Krajewski: riattivare la corrente in un palazzo di Roma rimasto per cinque giorni al buio lo avrebbe dovuto fare il ministro Salvini al posto di infuriarsi e minacciare come solo lui sa fare. Prima gli italiani… O no? Vi è stato bisogno di un “cardinale elettricista” per riattivare l’elettricità, altrimenti tante persone e tra loro molti bambini sarebbero rimasti in condizioni di vita inaccettabili. Leggi
Un lavoro silenzioso, svolto tutti i giorni, a nome del Papa, in favore di chi ha veramente bisogno: è l’attività della Elemosineria apostolica. Nel 2018, ha distribuito ai poveri 3 milioni e mezzo di euro per pagare bollette e affitti. Leggi
Il Motu proprio di Francesco “Vos estis lux mundi” stabilisce nuove procedure per segnalare molestie e violenze, e assicurare che vescovi e superiori religiosi rendano conto del loro operato. Introdotto l’obbligo per chierici e religiosi di segnalare gli abusi. Ogni diocesi dovrà dotarsi di un sistema facilmente accessibile al pubblico per ricevere le segnalazioni. Leggi
Le Chiese e le comunità cristiane sparse nel mondo si contano a migliaia. Nessuno è in grado d’enumerare la miriade di denominazioni presenti nel nostro pianeta. Tenere una mappa aggiornata è arduo perché in Africa, America e Asia la nascita di nuove forme di cristianesimo è un processo ininterrotto. Si assiste alla creazione di spazi inediti; in particolare, ci si può riferire alle cosiddette mega-church, simili a grandi auditori capaci di contenere migliaia di persone; in esse s’attuano scene di predicazione e di dirompente gestualità. Leggi
In un tempo di grande crisi come l’attuale la Chiesa è chiamata a rispondere a grandi sfide, anzitutto sul proprio ruolo nel mondo e nella storia. È invitata a ripensarsi mantenendo fede alla tradizione e dialogando con gli uomini e le donne del proprio tempo. Affinché tale dialogo sia autentico e fruttuoso, è indispensabile che i discepoli e le discepole di Gesù possiedano una chiara consapevolezza della propria identità, sul piano religioso e culturale. Leggi
I Sacramenti appaiono sempre più, a livello internazionale, nel mirino della giurisprudenza. Così, mentre nel mondo – in Sri Lanka, India, Cina, Siria ed in molte altre regioni… – proseguono le persecuzioni di sangue contro i cristiani, altrove l’inquietante ondata di laicismo giacobino, rivestito di più o meno nobili pretesti, non conosce a sua volta tregua e procede a colpi di codicilli. Leggi
In Cile un progetto di legge obbliga i sacerdoti a denunciare i responsabili di abusi conosciuti in confessionale. Stessa proposta della Royal Commission australiana. Padre Sabbarese, membro del servizio di tutela dei minori della Cei: rispettare l’autonomia giuridica della Chiesa. Leggi
Nel Documento “La libertà religiosa per il bene di tutti. Approccio teologico alle sfide contemporanee” il linguaggio è chiaro, come chiara è l’impostazione. La difficoltà risiede nella complessità dell’argomento e nell’accezione del linguaggio quando venga collocato, secondo il documento stesso, non in una zona di confine in un qualche modo da superare ma sulla soglia della porta da cui osservare quanto accade per poter intervenire con la propria vita. Leggi