“Io multato per aver benedetto la città, ma non pagherò: vogliono punire la Chiesa”

By 4 Aprile 2020Coronavirus

Il parroco esce con il Crocifisso miracoloso e viene multato. E per giunta il sindaco gli intima una quarantena forzata di 14 giorni. La storia ha dell’incredibile, ma non è altro che la naturale prosecuzione delle limitazioni arbitrarie scaturite durante l’emergenza Covid 19 da un’applicazione letterale dei decreti governativi che limitano pesantemente la libertà di culto. Quando abbiamo commentato il chiarimento che il Viminale ha mandato alla Cei, avevamo ipotizzato che di questo passo, non avendo riconosciuto cittadinanza al diritto di culto, sarebbe stata sanzionata qualunque tipo di manifestazione religiosa anche se fatta da un solo sacerdote. A Giulianova hanno multato il sindaco che, nell’esercizio delle sue funzioni e in fascia tricolore aveva
consacrato la città alla Madonna. Ma a Rocca Imperiale, provincia di Cosenza, è stato fatto di peggio tanto che è lecito pensare a questo punto dove finisca il confine tra l’anarchia “questurile” e la vera e propria persecuzione.

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