C’è un motivo (anzi più di uno) se il capo dei vescovi americani adesso dice che le posizioni pro choice del “presidente eletto” sono una «grave minaccia al bene comune»
Nei giorni scorsi hanno fatto scalpore le parole di un parroco di Macerata, don Andrea Leonesi, che ha chiesto durante un’omelia se fosse più grave l’aborto o la pedofilia.
Anche se pare ormai impossibile riferire notizie dalla Cina che vadano al di là della questione Covid-19, c’è un tema che merita di essere toccato che perché investe – più pure di quello economico – il futuro di questa grande potenza: quello demografico, su cui ci sono alcune novità. Ma andiamo con ordine, iniziando da un fatto risalente a pochi giorni fa, precisamente all’1 novembre, quando in Cina si è iniziato il nuovo censimento annuale.
Da queste elezioni americane emerge una certezza, una vittoria che nessuna grande rete televisiva ha evidenziato, ma che suscita speranza sia per gli americani pro life, sia per tutti noi: (sino a ieri) il numero di donne a favore della vita alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti è raddoppiato. Le elezioni del 2020 hanno portato a 17 le guerriere della vita e della famiglia neo elette, oltre alle 11 che sono state confermate e alle altre 5 che potrebbero essere definitivamente elette a fine conteggio nei prossimi giorni.
Il Covid imperversa e miete vittime, ma il ministero della Salute si definisce “non procrastinabili” Ivg, diagnosi prenatale e altro. Tutto contro la vita
Convegno Cav e Forum “One of Us”.
Dopo il via libera alle aziende per la pubblicità dei preservativi ecco che per ” par condicio” è arrivata la liberalizzazione della ” pillola dei 5 gg dopo” per quella che impropriamente viene chiamata contraccezione di emergenza.
Prima i fatti. Martedì 27 ottobre, chiesa dell’Immacolata, Macerata. Davanti ad alcuni universitari della Fuci, don Andrea Leonesi, vicario del vescovo locale, tiene un’omelia di poco più di un quarto d’ora, durante la quale accenna alla scelta controcorrente fatta in Polonia, dove la Corte costituzionale ha dichiarato che l’aborto eugenetico è contrario alla Costituzione. Seguono le parole che gli sono costate la gogna mediatica (e non solo): «L’aborto è il più grande degli scempi, eh. Mi verrebbe da dire una cosa, ma dopo scandalizzo mezzo mondo (…). È più grave l’aborto o l’atto di pedofilia? Il problema di fondo è che secondo me siamo così impastati in una determinata mentalità (…). Con questo non voglio dire che l’atto di pedofilia non sia niente, cioè, è una cosa gravissima (…), ma che cos’è più grave?»