FRAGILITA’ – Sono 3 milioni gli italiani che curano i non autosufficienti

Invisibili ma indispensabili. Verso la legge quadro nazionale per il riconoscimento dei caregiver familiari

E’ urgente una legge quadro nazionale che riconosca e valorizzi il ruolo  dei caregiver, nel nostro Paese oltre 3milioni, per lo più donne di mezza età, che nelle loro famiglie si fanno carico di anziani e malati non autosufficienti. Ma non mancano i ragazzi e i giovani in età scolare. A fare il punto della situazione è stato ieri un convegno a Palazzo Montecitorio. Illustrate anche due proposte di legge depositate le scorse settimane alla Camera e al Senato e ispirate alla  legge regionale approvata nel 2014 in Emilia Romagna.

Invisibili ma indispensabili perché sono loro a prendersi cura dei familiari non autosufficienti: malati gravi, disabili, anziani, tossicodipendenti, etilisti.

Si tratta dei caregiver familiari, secondo l’Istat un esercito di più di 3 milioni di persone, prevalentemente donne con famiglia e figli, di età compresa tra i 45 e i 55 anni, impegnate ogni giorno in una media di sette-otto ore di accudimento diretto e dieci-undici di sorveglianza, spesso costrette a lasciare il lavoro e con il doppio di probabilità, rispetto ai coetanei, di sviluppare problemi di salute. Ma oggi si sta diffondendo – mancano ancora dati precisi – anche la presenza di ragazzi e giovani adulti che accudiscono genitori o fratelli. Figure irrinunciabili e non riconosciute. Per questo è urgente una legge-quadro nazionale. Se ne è parlato ieri, 31 marzo, a Roma, a Palazzo Montecitorio, al convegno “Riconoscimento di ruolo e valorizzazione del caregiver familiare”, promosso dalla cooperativa “Anziani e non solo” (Ans) di Carpi (Modena) e da Carer (associazione Caregiver Emilia Romagna), nel corso del quale sono state illustrate due proposte di legge depositate nelle scorse settimane alla Camera e al Senato, auspicando un rapido avvio della discussione.  LEGGI

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