FRAGILITA’ – Sono case di riposo o lager? Stop agli abusi sugli anziani

Abusi sugli anziani. Stop agli orrori in cinque mosse… ma basteranno?

L’installazione di telecamere come deterrente, l’introduzione di un’aggravante per i reati commessi nelle strutture assistenziali, una presenza costante e strutturata del volontariato, l’istituzione di un Albo nazionale del personale professionalizzato e certificato e l’istituzione di un “Garante della fragilità” con competenze su anziani, bambini, disabili. Sono le proposte dell’associazione Auser per tentare di contrastare le violenze agli anziani ospitati nelle case di riposo. Indicazioni condivise anche da altre associazioni e da don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, che tuttavia avverte: “La vera questione è la crisi antropologica. Che valore diamo alla persona, ne sappiamo accettare il limite?

Case di riposo o lager? In alcuni casi il dubbio sorge legittimo, anche se non sarebbe giusto fare di ogni erba un fascio e dimenticare che a fronte dei troppi episodi di violenza fisica e psicologica perpetrati sugli anziani, portati alla ribalta dalla cronaca degli ultimi mesi, centinaia di strutture residenziali operano in silenzio e con alti livelli di professionalità, umanità, eccellenza. Dopo gli ultimi orrori di case di riposo con anziani fragili e non autosufficienti costretti a subire umiliazioni, violenze e maltrattamenti da far rabbrividire, l’Auser , associazione per l’invecchiamento attivo, avanza una serie di proposte.

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