GIUDICI – Se cambia la giustizia cambia l’Italia

A colloquio con Annalisa Chirico, presidente della neo-associazione “Fino a prova contraria”. «Un Paese che non ha un sistema giudiziario affidabile è un Paese che perde gli investitori esteri»

“Fino a prova contraria” è un movimento nato per chiedere la riforma della giustizia italiana. A sentire l’esigenza di una “scossa” è stata Annalisa Chirico, giornalista e scrittrice, che spiega: «“Fino a prova contraria” è nato, come spesso accade, parlando con gli amici a cena. Ogni volta finivamo a parlare degli aspetti paradossali della giustizia italiana,finché non ha preso corpo l’idea che noi stessi dovessimo scendere in campo per promuovere un cambiamento».
Chirico è la presidente di questo movimento, ma non è sola in questa battaglia. Accanto a lei ci sono l’imprenditore Giuseppe Cornetto Bourlot, Edward Luttwak, l’ex pm Piero Tony, l’ad di Marsilio Editori Luca De Michelis e l’esperto di comunicazione Patrizio Donini. «Ma noi abbiamo bisogno di chiunque abbia a cuore il nostro stesso desiderio. Quello di una giustizia che rispetti la vita delle persone e che abbia dei tempi ragionevoli». LEGGI

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