UNIONI CIVILI (54) – Il silenzio assordante che accompagna il voto della Camera dei deputati

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UNIONI CIVILI (54) – Il silenzio assordante che accompagna il voto della Camera dei deputati

Smantellare il matrimonio uomo-donna comporta l’inizio di una falsa maturazione di ogni individuo, sgretolando la custodia dei valori universali e fondamentali.

Il ddl Cirinnà sulle Unioni Civili, trasformato in un maxi emendamento del governo, è ormai arrivato al traguardo. Intorno vige un silenzio assordante, rispetto al grande dibattito che ha accompagnato l’iter del provvedimento legislativo al Senato. Alla Camera tutti sanno che i giochi sono finiti. Entro il fine settimana calerà il sipario sulla tanto discussa questione. Sarà votata la fiducia. Niente emendamenti e nessuna discussione in merito. Si alterneranno dichiarazioni di facciata, ma senza alcuna rilevanza istituzionale e politica. L’ala politica cattolica presente in parlamento è stata messa all’angolo.

Il Parlamento Italiano, in questo caso l’aula dei deputati, con una maggioranza schiacciante, dichiarerà che l’Italia è di sicuro un Paese cattolico, ma a modo proprio. Muore la famiglia naturale e si cambiano le regole ontologiche appartenenti all’essenza umana, al di là di ogni fede religiosa. C’è un pacchetto in atto molto nutrito che parte dall’Europa e che ormai contagia anche l’Italia. Parlo del Vecchio Continente per il quale Papa Francesco sogna un futuro diverso: “Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo”.  LEGGI

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