Posso assicurarle, gentile e caro amico, che anche in questo tempo di pandemia nessuno in Italia sta imponendo una presunta «prassi più igienica e pulita» di sepoltura. Sono state richieste non poche cremazioni, ma la grande maggioranza delle persone e della famiglie chiede una sepoltura che potrà esserci solo a emergenza finita.
Se qualcuno ha ancora dubbi sul terribile, funesto e vero volto dell’ideologia radicale, glieli dissipiamo noi.
Il coronavirus sta mettendo alla prova il vecchio continente sotto il profilo sanitario, sociale, economico, istituzionale. Per un giudizio più articolato occorre però entrare nei meccanismi che regolano i rapporti Ue-Stati membri, soppesare quanto ha fatto l’Unione – e ciò che resta da fare – verificando le responsabilità in capo ai governi nazionali. Con un occhio particolare alla situazione italiana.
Intervista con il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, sulla testimonianza di San Giovanni Paolo II, nel 15.mo della morte, il 2 aprile del 2005.
Álvaro Iglesias, Anas al Basha, Maximiliano Kolbe, Ignacio Echeverría: esistono ancora persone “normali” che danno tutto..
San Carlo Borromeo non lasciò passare invano la peste del 1577: scrisse un “Memoriale” perché la grazia ricevuta divenisse cammino di fede per tutti.
Come sta vivendo il Papa la crisi causata dal Covid-19? E come prepararsi al dopo? Intervista con Francesco realizzata da Austen Ivereigh.
Fa più paura della guerra. Quando c’è un conflitto, si sa chi è il nemico, da dove proviene, e ci si può difendere, fuggire. Ma in una pandemia, causata da un microscopico veleno (in latino, virus), insidioso, letale, che per vivere deve infettare, il pericolo può giungere da chi meno te lo aspetti. E questo angoscia, genera sospetto, e anche persone che si ritenevano solide, rischiano di vacillare. È un momento di verità, nel quale si manifesta su che basi l’uomo abbia costruito la sua esistenza.