2013-2023 – Benvenuti nel mio blog

Sono ormai oltre dieci anni che gestisco, quasi settimanalmente, questo blog che intitolai: «L’UOMO PENSANTE» come luogo di dialogo ponendo come riferimento un’ affermazione pronunciata dal cardinale Carlo Maria Martini durante la «Cattedra dei non credenti»: «la differenza rilevante non passa tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti». Concetto più volte approfondito dal cardinale: «Mi angustiano le persone che non pensano, che sono in balia degli eventi. Vorrei individui pensanti. Soltanto allora si porrà la questione se siamo credenti o non credenti».

In questi anni, molteplici sono stati i visitatori che hanno letto articoli scritti da me o assunti da altre fonti, richiamandomi non unicamente al Magistero della Chiesa Cattolica ma anche a documenti scientifici, alla storia, alla filosofia e alla ragione, con la finalità di supportare a trasformarsi in «uomini pensanti». Cioè potessero interpretare e verificare concetti, pensieri e opinioni presentati dagli strumenti massmediatici nell’ottica preminentemente del “sensazionale”, offuscali nell’obiettività dell’annuncio e nei contenuti. Di conseguenza, il più delle volte, leggiamo o udiamo conclusioni scorrette e strumentali.

La sfida, dunque, è stata e sarà di offrire uno strumento “di discernimento”, spostando l’attenzione dal “chiacchereccio”, dal “qualunquismo”, dal “populismo” e dal “politicamente corretto” all’essenziale.

 Nel web sono presenti migliaia di siti e di blog, ma questo vuole caratterizzarsi per l’attenzione riservata ad argomenti che stanno plasmando il futuro societario e di conseguenza che cosa vogliamo consegnare in eredità ai nostri figli e nipoti oggi fortemente smarriti, scoraggiati, confusi e turbati poiché faticano a scoprire e ritracciare l’importanza, il valore e il senso della vita. Purtroppo un chiaro esempio sono la moltiplicazione degli stati di ansietà, di inquietudine, di demoralizzazione e di depressione che conducono alcuni anche al suicidio. Scrisse papa Benedetto XVI: «C’è un’atmosfera diffusa, una mentalità e una forma di cultura che portano a dubitare del valore della persona umana, del significato stesso della verità e del bene, in ultima analisi della bontà della vita. Diventa difficile, allora, trasmettere da una generazione all’altra qualcosa di valido e di certo, regole di comportamento, obiettivi credibili intorno ai quali costruire la propria vita» (21 gennaio 2008).

 Il blog fermerà la sua attenzione particolarmente su due temi per i quali dobbiamo ostinatamente, cocciutamente e caparbiamente lottare: la dignità e la sacralità della vita umana dal concepimento alla morte naturale; quindi no ad aborto, suicidio assistito e eutanasia. Come pure NO all’ideologia di gender, un oltraggio e un’ offesa a Dio, all’uomo e alla natura. Infine non possiamo dimenticare ed omettere la famiglia naturale composta da un papà, da una mamma e dai figli tutti uniti nel vincolo del matrimonio     

 A questo punto alcuni potrebbero chiedersi: «Perché essere un “pensante”»? «Perché impegnarmi nella costruzione di una nuova cultura»? «Chi me lo fa fare?».

Di motivi ne abbiamo assai. Il compito che ci attende è arduo, faticoso, complesso e certamente anche ingrato ma dobbiamo essere sollecitati dal «bene comune» e influenzati «dall’ottimismo», cioè dalla convinzione che il travaglio, la confusione e il disorientamento antropologico e strutturale che stiamo vivendo in questo cambiamento epocale non sono “costitutivi” ma “transitori” e che insieme saranno superati.

 Nel novembre 1978, la santa Madre Teresa di Calcutta dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace, venne a Roma. Ad attenderla all’aeroporto erano presenti molti giornalisti. Uno di questi, con tono ironico, le chiese: «Lei pensa che prima della sua morte cesseranno le guerre, e la fame nel mondo scomparirà? Non le sembra di essere un’illusa?». La Madre guardò il giornalista con affetto e rispose: «So benissimo che anche quando morirò le guerre proseguiranno e la fame ucciderà ancora molti uomini! Io non voglio cambiare il mondo ma lasciarlo un po’ migliore di come l’ho trovato. Per questo mi sforzo ogni giorno di essere una “piccola goccia d’acqua pura” e invito tutti voi a fare altrettanto», memori come affermava M. Luther King che «è più pericolosa l’indifferenza dei buoni che la malvagità dei cattivi».

Grazie dell’attenzione e a presto.

settembre 2023

Chi sono?

Sono stato ordinato sacerdote nel 1986 e da 33 anni sono cappellano ospedaliero. Prima all’ospedale san Giuseppe di Milano e dal 2006 presso un centro di “Riabilitazione psichiatrica e psicorganicità” gestito dai padri Fatebenefratelli a Cernusco sul Naviglio (Mi), dove sono ospitate circa 400 persone tra cui molti giovani. Un vero e proprio villaggio della carità e della solidarietà!

Ha conseguito un dottorato in Teologia, una laurea in Sociologia e ho frequentato due master universitari: in Bioetica a in Digital Journalism.

Ho collaborato con l’Ufficio della Pastorale della Salute dell’arcidiocesi di Milano e segretario della Consulta per la Pastorale della Salute della Regione Lombardia, oltre che componente della Consulta Nazionale per la Pastorale della Salute della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).

Ho esercitato il ruolo di presidente di vari Comitati Etici, ho insegnato presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e ho collaborato con l’Università degli Studi di Milano.

Sono giornalista pubblicista, scrittore di 24 testi e blogger. Gestisco settimanalmente il blog “L’uomo pensante” che tratta di molteplici argomenti.

Abituato fin da ragazzo da mio papà a leggere il giornale e a seguire i telegiornali, con il trascorrere degli anni mi sono appassionato ai mezzi di comunicazione nella ricerca di notizie obiettive e veritiere nella giungla di disinformazione, di strumentalizzazione e di fake news che popolano il web e i social media.  

Potrai pensare che essendo sacerdote sia condizionato da una determinata “visione” ma non è così, poichè il mio sforzo (e spero di riuscirci), è di giustificare determinate posizioni supportato dalla scienza, dalla filosofia, dalla storia… e soprattutto dalla grandezza e ampiezza della ragione, possibile luogo d’incontro tra pensiero cristiano e pensiero laico pur mantenendo ognuno la propria identità.