La porta santa del Giubileo è il segno di Cristo che si pone al centro della vita da vivere e, nella Chiesa, offre il perdono a tutti.
La fede cristiana in Carlo Verdone tra intimità, preghiera e crisi davanti al male dei bambini: “il Giubileo è una grazia per riafferrare la speranza”.
Dopo il Natale il vuoto solito del Confessionale si avverte subito, anche perché nei giorni di vigilia viene invece cercato e abitato. Quest’anno mi sono stupito di due cose: del numero maggiore di persone rispetto agli scorsi anni e della presenza di giovani.
Eventi, situazioni, valori che hanno scandito positivamente gli ultimi 12 mesi: prendiamo in prestito le storie di cinque testimoni che rappresentano la società che desideriamo.
L’intensa testimonianza di Michele Usuelli, che lavora all’ospedale di Emergency nel Panshir, dove nei primi 10 mesi del 2024 sono nati tra mille difficoltà 6.053 bambini.
L’incontro con una persona speciale. Il ricordo indelebile delle parole, di uno sguardo. Un’illuminazione per il futuro. E ora la speranza che venga riconosciuta quella santità che sembrò trasparente.
“Oggi non si sono più ragioni filosofiche forti per essere ateo” (Gianni Vattimo). Alcuni intellettuali sono affascinati da Gesù, ma restano atei, altri si convertono. “Niente più ribelle che entrare nella Chiesa Cattolica” (Jon Fosse, premio Nobel 2023, convertito).
Cristo raggiunge la nostra carne oggi come allora, come a Betlemme duemila anni fa. Noi siamo la Grazia di Qualcuno che ci fa in ogni istante.
La Chiesa italiana e le prospettive del Paese: Un profetico documento del Consiglio permanente del 1981.
Solo 14 nunziature vacanti. Il lavoro per il multilaterale. Tutto quello che ha fatto la Santa Sede in un anno.