Che cosa suggerisce un Giubileo dedicato alla speranza? Speranza è una parola forte e fragile ad un tempo. Dove si appoggia per avere “senso”?
Francesco inaugura il ciclo di udienze giubilari del sabato, un momento per “accogliere e abbracciare” i pellegrini dell’Anno Santo. Riflette sulla figura di Giovanni Battista e invita a fare il “salto di qualità” proposto dal Vangelo: riconoscerci piccoli per accogliere il Regno di Dio che “tanti Erode” dei giorni nostri ancora “contrastano”.
Oggi il primo degli incontri che si terranno a cadenza quindicinale sul tema della speranza. Chi vi partecipa potrà attraversare la Porta Santa. «Da Dio la speranza per la Terra ferita e abusata».
Ad experimentum per tre anni il documento con le nuove normative approvato dall’Assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana e confermate dal Dicastero per il Clero. Diverse questioni affrontate: le tutele nei casi di abusi, l’ingresso nei seminari di persone omosessuali, la collaborazione con psicologi e figure femminili, le vocazioni adulte, la questione dei giovani usciti o dimessi da altri seminari, l’uso dei nuovi media.
Pubblicata la nuova edizione della Ratio nationalis dei Seminari, le norme che regolano i cammini formativi per i futuri sacerdoti. Manetti: più anni per il discernimento e i laici saranno coinvolti.
Confermate le norme del 2016. La precisazione resa necessaria da una lettura non corretta del testo Cei in cui alcuni hanno visto il via libera all’accesso all’ordinazione purché si resti casti.
“Sappiamo che la speranza è spesso messa alla prova. Il nostro mondo è segnato dalla guerra e da tante ingiustizie, è lacerato dall’individualismo. Tutto questo genera spesso il dubbio, la paura del futuro e tante volte la disperazione. Ma noi cristiani portiamo una certezza: Cristo è la nostra speranza”.
Il Papa ha ricevuto in udienza i promotori del progetto Écoles de Vie(s), ispirato al Patto Educativo Globale: solo restituendo centralità alla persona umana potremo costruire una società veramente giusta e solidale, soprattutto per i giovani.
Questa riflessione la feci nei mesi scorsi quando per oltre trenta giorni fui ricoverato presso “l’Ospedale Multimedica San Giuseppe” nel centro di Milano a seguito di un intervento all’anca e al femore. Mi trovavo per la riabilitazione in un Ente che l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio aveva venduto ad una Società. Non essendo questo ospedale l’unica struttura sanitaria cattolica ad essere “venduta” o “svenduta” a società profit, infatti dall’inizio degli anni 90’ del secolo scorso “l’emorragia” è in corso, mi sono chiesto le motivazioni.
Ricevendo il Corpo Diplomatico Francesco fa un checkup al mondo. No a diritto all’aborto. Soccorrere popolazione civile di Gaza e liberare ostaggi israeliani. Attenti a cancel culture e IA.