ELLEONE. “Questo farmaco non è un contraccettivo d’emergenza, è un abortivo. E’ in grado di modificare l’endometrio rendendo impossibile l’annidamento dell’ovulo fecondato. Se a livello scientifico è ancora dibattuto l’effetto antinidatorio della ‘pillola del giorno dopo’, la potenzialità abortiva di EllaOne è certa”. R. Puccetti
“…dobbiamo ancora una volta dichiarare che è assolutamente da escludere, come via lecita per la regolazione delle nascite, l’interruzione diretta del processo generativo già iniziato…” (Humanae vitae n. 14). Il caso del NORLEVO.
“È altresì esclusa ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione” (Humanae vitae n. 14).
Nella seconda parte l’Humanae Vitae si concentra sulla relazione che dovrebbe sussistere tra i coniugi nel contesto del matrimonio, sottolineando la connessione inscindibile tra i significati “unitivo” e “procreativo” dell’atto coniugale, dichiarando l’illiceità di alcuni metodi per la regolazione della natalità (aborto, sterilizzazione, contraccezione…) ed approvando quelli fondati sul riconoscimento della fertilità.
In occasione della canonizzazione di Papa Paolo VI vogliamo con più articoli rileggere l’enciclica “Humanae Vitae” (1968) che ebbe come tema principale e dominante “il gravissimo dovere di trasmettere la vita umana”. Svilupperemo vari aspetti del Documento mostrandone l’attualità del testo anche dopo cinquant’anni.
La Legge 194/78, dal titolo drammaticamente beffardo: «Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza», che autorizzò l’aborto, dovrebbe essere inaccettabile per ogni uomo. E’ profondamente ingiusta perchè la forza prevale nei confronti di chi non ha voce essendo piccolo, debole ed indifeso. Noi cristiani come possiamo modificarla? Luca.
L’aborto ferisce psicologicamente anche “l’uomo”, cioè il “padre” del bambino non nato, con reazioni negative similari a quelle della donna descritte la scorsa settimana, anche se gli uomini sono più propensi a soffrire in silenzio e a negare il loro dolore. Dunque, donna e uomo, manifestano con modi differenti un “dolore comune”.
Una mia conoscente ha praticato l’aborto; da allora, mi trovo molto a disagio nei suoi confronti. Quale atteggiamento devo assumere da cristiana verso questa donna che ha ucciso una creatura innocente? Raffaella.
Ho appena concluso la lettura di un libro di A. Socci: «Il genocidio censurato. Aborto: un miliardo di vittime innocenti». L’autore, nella IV° pagina di copertina, sostiene che «il più grande genocidio del Novecento non è avvenuto in guerra, nei gulag o nei campi di sterminio» ma «è una strage di cui nessuno parla di oltre un miliardo di vittime innocenti dovute all’aborto». E’ esatta la cifra e come è calcolata? Come mai, di fronte ad un impressionante numero di uccisioni, non è sgorgata una protesta mondiale come è avvenuto qualche anno fa contro la pena di morte? Wanda.
Anche recentemente alcuni mezzi di informazione hanno presentato una Chiesa impegnata a coprire scandali sessuali e pronta a lucrare sulle risorse dello Stato; in altre parole una “zavorra” per la società. Noi mostreremo con “numeri” e “dati” il contrario, esaminando cinque settori di azione: l’assistenza socio-sanitaria e il supporto alle fasce più deboli della popolazione; l’ opera delle parrocchie; le scuole paritarie; la conservazione dei beni artistici; i programmi di sviluppo per il Terzo Mondo.