“La musica come via per uscire dall’isolamento forzato di questi giorni”. La storia dell’iniziativa della rivista Quinte Parallele, una serie di concerti di musica classica visibili direttamente da casa attraverso i canali social.
Il parroco esce con il Crocifisso miracoloso e viene multato. E per giunta il sindaco gli intima una quarantena forzata di 14 giorni. La storia ha dell’incredibile, ma non è altro che la naturale prosecuzione delle limitazioni arbitrarie scaturite durante l’emergenza Covid 19 da un’applicazione letterale dei decreti governativi che limitano pesantemente la libertà di culto. Quando abbiamo commentato il chiarimento che il Viminale ha mandato alla Cei, avevamo ipotizzato che di questo passo, non avendo riconosciuto cittadinanza al diritto di culto, sarebbe stata sanzionata qualunque tipo di manifestazione religiosa anche se fatta da un solo sacerdote. A Giulianova hanno multato il sindaco che, nell’esercizio delle sue funzioni e in fascia tricolore aveva consacrato la città alla Madonna. Ma a Rocca Imperiale, provincia di Cosenza, è stato fatto di peggio tanto che è lecito pensare a questo punto dove finisca il confine tra l’anarchia “questurile” e la vera e propria persecuzione.
È salito a 77 il numero dei medici deceduti, ad oltre 10mila quello degli operatori sanitari contagiati ed ammalati a causa del Coronavirus, e la cifra è destinata ad aumentare, sommandosi all’ elenco di una strage nazionale che sembra non avere fine. I medici ancora esenti dall’ infezione virale sono disorientati ed hanno paura, paura di sbagliare, paura di essere infettati e di non farcela ad andare avanti nelle condizioni in cui si trovano, con ritmi impossibili da reggere, dettati da un’ emergenza inaspettata e ingannevole, di cui nessuno conosce la durata e al cui cospetto non ci sono strumenti considerati sicuri per proteggersi e difendersi…
«Ci vediamo di là». Così è morto di Covid don Cirillo Longo, 95 anni, fondatore del Centro Don Orione di Bergamo. L’ultima foto lo mostra con il respiratore sul volto e il rosario sulla spalla – come i braccianti una volta portavano la zappa, nel rientrare a casa, la sera.
Un cardinale contro il Partito Comunista Cinese: monsignor Charles Bo, arcivescovo di Yangon accusa il regime comunista di Pechino di aver mentito all’origine dell’epidemia, peggiorando la sua diffusione. Accusa confermata anche dall’intelligence americana. E corroborata dalla scomparsa di molti testimoni scomodi, fra cui la dottoressa Ai Fen.
Dalla Corea del Sud all’Italia, i media attaccano le religioni. Intervista al sociologo Massimo Introvigne: «Assurdo: accusano 100 neocatecumenali in Campania e non 25 mila tifosi allo stadio San Paolo».
Intervista con il Segretario di Stato card. Parolin
Grazie al “codice sanitario”, obbligatorio per tutti in Cina, il governo potrà impedire a chiunque di uscire di casa, prendere la metro, fare la spesa, andare in banca.
Intervista al Rettore del Politecnico di Milano, prof. Ferruccio Resta.
La nota del Centro studi Livatino sul pericolo della riforma delle intercettazioni che incombe su tutti noi.