Nel quadro del disegno di revisione costituzionale in discussione al Parlamento, un ruolo nient’affatto secondario assume la riforma del CSM, con lo sdoppiamento dell’organo, ma – forse ancor più – con l’introduzione del sorteggio per la selezione della sua componente togata.
Poteri, rappresentatività e sorteggio.
Il caso del professore che prende per i capelli la giornalista di Quarta Repubblica? Quello che conta è il rispetto.
La polemica sul Manifesto di Ventotene è solo un’occasione per “parlare d’altro” a fronte dei problemi che l’Europa di oggi è chiamata ad affrontare. Errori, nel recuperare una vicenda custodita da tempo negli archivi della storia, sono stati commessi da tutte le parti.
C’è chi le cornici narrative le costruisce e chi le subisce. Giorgia Meloni, con la sua recente citazione del Manifesto di Ventotene in Parlamento, ha dimostrato ancora una volta di appartenere alla prima categoria. La sinistra, invece, si conferma schiava di un gioco altrui, incapace di uscire dalla trappola comunicativa che le viene tesa.
Ti trovi qui: Home / In evidenza / Ci sono cose di cui non si può discutere
Ci sono cose di cui non si può discutere
21 Marzo 2025 – Autore: Marco Invernizzi
Manifesto di Ventotene Il Manifesto di Ventotene è uno dei tanti idoli non criticabili.
Rilanciamo le autorevoli riflessioni di Alfredo Mantovano dato l’attuale dibattito sul Manifesto di Ventotene, opportunamente suscitato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Ma dove sarebbe la sorpresa? E’ ovvio che Meloni non sia d’accordo con Spinelli, che scandalo è? Siamo alle comiche” (Massimo Cacciari)
Romano Prodi sbotta durante domanda sul Manifesto di Ventotene: cos’è successo, accuse della giornalista Lavinia Orefici e il caos nel Pd sui temi europei.
Occorre ridimensionare la mitologia posticcia che circonda le idee di Ventotene. Non solo per una questione storica, ma anche per ricordare l’apporto del confederalismo conservatore e del federalismo popolare.