Kinshasa (Agenzia Fides) – “Ringraziamo di essere vivi”. È il sentimento prevalente a Bukavu, il capoluogo del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, conquistato dall’M23 il 16 febbraio (vedi Fides 17/2/2025).
Settanta cristiani sono stati trovati decapitati all’interno di una chiesa protestante nella città di Kasanga, situata nella provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Le vittime, tra cui donne, bambini e anziani, erano state rapite giorni prima nel villaggio di Mayba da terroristi delle forze democratiche alleate (ADF), un gruppo jihadista associato allo Stato islamico.
Rapporto dell’intelligence francese: fra atti di vandalismo, roghi, attentati e profanazioni, le chiese sono perennemente sotto attacco. E dalle vette tolgono le croci, che altrimenti verrebbero vandalizzate. Cristianofobia rampante su tutti i fronti.
È la comunità ebraica il bersaglio più colpito dall’odio antireligioso in Francia, con un preoccupante 62% di atti antisemiti, contro un 7% di quelli contro i musulmani e un allarmante 31% che ha per destinatari i cristiani. Anche se gli atti contro la comunità cristiana sono diminuiti dal 2023 al 2024, si registra un significativo aumento per due anni di fila degli incendi dolosi contro luoghi di culto, cresciuti anche i furti in chiese e edifici religiosi cristiani.
Non è una novità, ma ormai una consuetudine, che l’8 marzo la “Giornata Internazionale della Donna”, alcune “pecore nere” femministe insultano e offendono la sensibilità di tanti italiani. Anche quest’anno il copione si è ripetuto; vari gli episodi, ma quello più blasfemo è avvenuto a Napoli, dove ad un corteo cappeggiava un maxi cartellone raffigurante la Madonna alla quale era stato sostituito il cuore con una pillola abortiva.
La Chiesa Usa non è unita “contro” Trump: le posizioni del vescovo Strickland e la speranza dell’elettorato cristiano dopo la Presidenza Biden.
Dolore, lacrime e preghiere. La Diocesi di Dédougou, in Burkina Faso, è in lutto per l’assassinio di due catechisti, uccisi mentre erano di ritorno da un corso di formazione. I fatti risalgono a sabato 25 gennaio.
Il Dipartimento di Giustizia americano avrà al suo interno una task force per sradicare negli Stati Uniti ogni «pregiudizio anticristiano». È quanto decretato dal presidente Donald Trump.
Si tratta di padre Donald Martin dell’arcidiocesi di Mandalay, nel Nord del Paese. E’ il primo esponente della Chiesa birmana ucciso dopo il golpe.
Una pellicola ricostruisce tendenziosamente la persecuzione del 2008, quando nello Stato orientale vennero uccisi almeno cento cristiani e dati alle fiamme i loro villaggi.