Concludiamo la serie di Pillole di Saggezza dedicate alla Dottrina della Chiesa evidenziando le pietre miliari di questa Dottrina.
La “pietra miliare” era una piccola colonna che gli antichi romani ponevano sulle strade di maggiore importanza per indicare la distanza progressiva, misurata in miglia, in particolare da Roma. Oggi, la perifrasi, è utilizzata per indicare qualcosa di indispensabile, di insostituibile e di irrinunciabile in uno specifico percorso.
Un’obiezione che potrebbe sorgere in alcuni lettori dopo ciò che abbiamo affermato in precedenza è la seguente: che autorità possiede la Chiesa per occuparsi delle tematiche sociali, politiche ed economiche? Per alcuni, la Chiesa dovrebbe limitare il proprio ambito di azione all’orizzonte spirituale, poiché secondo loro, Gesù Cristo non si lasciò coinvolgere in prospettive o interpretazioni politiche, sia nella sua persona, sia nella sua azione. Ciò è veritiero solo parzialmente.
Dopo aver illustrato le scorse settimane cos’è la Dottrina Sociale della Chiesa e i protagonisti, oggi fermeremo la nostra attenzione sulla persona poiché la DSC colloca al centro di ogni riflessione l’uomo.
Bibbia e Storia sono le due colonne portanti della Dottrina Sociale della Chiesa.
LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA (1)
Pochi cristiani conoscono la Dottrina Sociale della Chiesa avviata ufficialmente da papa Leone XIII nel 1891 con l’Enciclica Rerum novarum e attualizzata, nei decenni, dal Magistero dei Papi e da molteplici documenti. Voglio quindi, con queste Pillole di Saggezza e anche nelle prossime settimane, illustrarla, rimandando per chi intende approfondirla al mio testo: La Dottrina Sociale della Chiesa. Un progetto per una società “alternativa” (ed. Cantagalli).
Nella “Pillola di Saggezza” di aprile 2025 evidenzierò un’idea poco conosciuta, definita di “sussidiarietà circolare”, promossa principalmente dal professor Stefano Zamagni, economista, docente universitario, ex presidente dell’Agenzia per il Terzo Settore e attualmente presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Nel mese di marzo, approfondiremo in occasione del “Giubileo del Mondo del Volontariato” questo argomento. Il tema sarà diviso in due parti: la storia del volontariato in Italia e il suo inserimento nel contesto societario e le caratteristiche del volontario di cui tratterrò nell’editoriale del 15 Marzo.
Dopo aver commentato nelle scorse settimane il termine “etica” e averlo concretizzato in internet e nella comunicazione per il giornalismo e per la pubblicità, oggi poniamo l’attenzione sulle “comunicazioni sociali”.
Stiamo trattando nel mese di febbraio l’argomento di etica nella comunicazione. La scorsa settimana ci siamo soffermati sul termine etica e sull’etica in internet offendo alcune indicazioni a chi utilizza il web, oggi entriamo in due temi specifici: l’etica del giornalismo e l’etica della pubblicità.
Nel mese di febbraio voglio trattare di “etica nella comunicazione”, dimensione assai importante non solo per il giornalista ma per ognuno di noi, poiché quasi tutti comunichiamo quotidianamente mediante il web. La “pillola” sarà, vista l’ampiezza dell’argomento, divisa in tre parti: Etica in internet, etica del giornalismo e della pubblicità e etica nelle comunicazioni sociali.