Il governo Draghi, nato nel pieno della cosiddetta crisi sanitaria, con l’Italia ancora divisa in zone gialle e arancioni, con i lockdown e i coprifuochi ancora vigenti, e una campagna vaccinale che è nel caos organizzativo, è chiamato ad una sfida fondamentale sul tema della salute, che è la questione che sta condizionando ormai da quasi un anno le nostre vite. La scelta del nuovo Ministro della Sanità sarà assolutamente cruciale. L’Italia, come abbiamo già documentato, è uno dei primi Paesi al mondo per tasso di mortalità, segno del fallimento delle strategie di prevenzione e dei protocolli di cura. Molte cose vanno cambiate rispetto a quanto finora fatto da Speranza. Leggi
Nella terza serata della convention repubblicana dedicata all’America, terra di eroi, è tornato sotto i riflettori l’aborto, uno dei temi forti della campagna del 2016, affidato alle parole di suor Dede Byrne, religiosa delle piccole lavoratrici del Sacro Cuore di Gesù e Maria.
Il presidente dei penalisti: “Atto collegiale, dovrebbero risponderne anche gli altri ministri”.
Una struttura temporanea per 90 ospiti che già vivevano nei centri diocesani, per consentire la permanenza nell’arco delle 24 ore. Mense aperte.
Dopo la batosta in Umbria in casa Pd esplode l’ormai consueto tutti contro tutti. Il segretario nazionale Nicola Zingaretti ha infatti parlato di “scissioni e disimpegni” riferendosi a Matteo Renzi e a Carlo Calenda, accuse ovviamente rispedite al mittente dallo stesso Calenda che ha affermato come la “situazione sia grave”. Goffredo Bettini dal canto suo ha detto che “o si cambia registro o saranno inevitabili le elezioni”. Del resto a sinistra vi è la consapevolezza di essere dilaniati dalle divisioni, ma questo non impedisce di continuare sulla stessa strada. Leggi
Nuovi sbarchi e proteste a Lampedusa, dove la situazione all’interno dell’hot-spot è al collasso come negli anni in cui i governi di centro-sinistra hanno portato in Italia oltre 650 mila clandestini. L’aumento degli sbarchi coincide, non casualmente, con l’allontanamento di Salvini dal Ministero dell’Interno e con l’insediamento del nuovo governo. Soprattutto con le continue dichiarazioni di “discontinuità” che riaccendono le speranze negli scafisti, più ancora che negli emigranti. Maggiori flussi migratori non miglioreranno l’aspetto umanitario: è ampiamente prevedibile che, con essi, aumentino anche le tragedie in mare.