Giulia, Tafida, Schumacher e tanti altri ancora. A tempi alterni riempiono i giornali, accendono la discussione sui social, poi spariscono senza lasciare traccia, come in un paesaggio carsico. Ognuno un caso a sé, ognuno in fondo un mistero, anche per chi della neuroscienza ha fatto la sua vita. «A Bologna verrò a raccontare dei vari casi come quello di Giulia – afferma allora Antonio De Tanti, uno dei nomi più noti nel campo dei cosiddetti ‘stati vegetativi’, direttore del Centro di riabilitazione ‘Cardinal Ferrari’ di Fontanellato, in provincia di Parma –, risvegliatasi dopo sette anni dall’aneurisma che a 15 anni le aveva disastrato il cervello, arrivata poi da noi e dopo un anno e mezzo di trattamenti tornata a vivere con soddisfazione», persino scrivendo libri di poesie e a fidanzandosi, seppure sulla sedia a rotelle… Leggi
Antonio De Tanti, direttore del Centro di riabilitazione Cardinal Ferrari, ha curato Giulia dopo il risveglio: «Il suo cervello era un campo di battaglia. Ma i genitori non hanno mai ceduto». Leggi