«Signor presidente, mio figlio Vincent Lambert è meno protetto di tanti animali»

Pubblichiamo di seguito una nostra traduzione della lettera che Viviane Lambert ha scritto al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

Signor Presidente,

La mia lettera del 16 aprile è rimasta senza risposta. Le chiedo di ricevermi per parlarle di mio figlio, Vincent, che si trova in stato di minima coscienza all’ospedale di Reims. Oggi, signor Presidente, reitero la mia domanda perché sono molto preoccupata.

La nuova perizia medica richiesta dal Tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne è stata respinta dopo che i nostri avvocati hanno depositato una richiesta di ricusazione. Mio figlio rischia di essere condannato a morte, anche se non è oggetto di nessuna ostinazione irragionevole, ma è semplicemente alimentato e idratato con un sondino.

Vincent è handicappato ma è vivo. Vive costretto nella sua camera d’ospedale senza cure adatte alla sua condizione: non viene mai alzato, non fa sedute di fisioterapia, non viene rieducato alla deglutizione.

Ora che la legge sull’agricoltura è in discussione all’Assemblea nazionale, si è parlato molto di salute degli animali, di trattamento degli animali nei mattatoi e del divieto di tenere i conigli in gabbia. Non ho potuto fare a meno di pensare a mio figlio, che è meno protetto di tanti animali.

Quasi 100 mila persone hanno firmato fino ad ora l’appello in favore di Vincent sul sito del Comitato di sostegno dei suoi amici. Queste persone mi spingono a scriverle ancora una volta per sollecitare un incontro.

Signor Presidente, le chiedo di ricevermi il più presto possibile, accompagnata da medici specializzati che conoscono Vincent perché l’hanno visto e che potranno spiegarle il suo reale stato di salute

Viviane Lambert, Tempi – 8 Giugno 2018