I denti dei poveri ricevono cure gratuite

By 25 Agosto 2018Testimoni

Il vescovo della diocesi, Mons. Matteo Zuppi, già da alcuni mesi paga il dentista ai poveri della città di Bologna e del suo territorio. A realizzare questa iniziativa, partita in sordina, è la Caritas diocesana con i suoi volontari e un gruppo di dentisti della Associazione “Andi” che ha stipulato una convenzione con la Fondazione San Petronio, onlus dell’accoglienza. Le risorse arrivano alla Caritas cittadina dai dividendi della Faac, la multinazionale dei cancelli automatici ereditata dalla Curia bolognese. – Esperienza molto interessante e di stimolo per promuovere il miglioramento di una umanità ferita dalle varie forme di povertà. I poveri, così, possono mangiare alla mensa Caritas con denti sicuri e salutarsi con un sorriso aperto.Curare i denti, non è solo un problema di salute.
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Per chi non ha nulla, non potersi permettere le cure diventa una questione di dignità.
Anche per questo Matteo Zuppi, il vescovo di Trastevere inviato a Bologna da Papa Francesco, oltre a dare il pane ha voluto curare i denti dei più poveri. Perché potessero sedersi a tavola, in quelle mense della Caritas che li accolgono ogni giorno, e mangiare senza soffrire. E riconoscersi in un sorriso.
«Poter accedere alle cure dentistiche significa tante cose — ragiona il vescovo di strada, anima della Comunità di Sant’Egidio — oltre a poter riprendere spesso un’alimentazione normale e sana, risponde a un bisogno profondo che è la cura di sé. Ha a che fare con la ricostruzione della persona, di ciò che sei».

♥ Zuppi, è nel suo stile, ha fatto partire l’iniziativa in sordina. E solo dopo che un centinaio di persone sono state curate la Curia lo ha reso noto. Metà sono immigrati, l’altra parte è fatta di senza fissa dimora, ma anche di tanti disoccupati e famiglie che faticano ad arrivare a fine mese.
A curare sono i dentisti grazie a una convenzione siglata con la loro associazione (Andi) dalla fondazione San Petronio, onlus dell’accoglienza, e le risorse che la Caritas cittadina riceve ogni anno dai dividendi della Faac, la multinazionale dei cancelli automatici ereditata dalla Curia bolognese. Risorse che Zuppi ha voluto dedicare ai tanti bisogni della città.
L’ultima è quella delle cure dentistiche, inaccessibili agli indigenti, difficili comunque da pagare in tempi di crisi. Allora c’è chi ritarda. E chi rinuncia. Le parrocchie segnalano i bisognosi di cure, i volontari li accompagnano perché per molti non è neanche scontato ricordarsi di andare all’appuntamento.

♥ Cinque medici fanno la prima visita nei loro studi e poi inviano i pazienti ai colleghi, qualcuno anche docente universitario, per le cure a prezzi quasi dimezzati. Un bisogno in crescita intercettato da un vescovo abituato a leggere il Vangelo fuori dalle chiese, a incontrare la gente ovunque, nei centri sociali e nei dormitori, di recente attaccato dalla Lega sull’accoglienza ai migranti.
E che ora cura anche i denti dei poveri. Un primo passo.
♥ Il suo sogno è quello di aprire un ambulatorio con dentisti volontari, ripagati solo del costo dei materiali, dove chi è in difficoltà possa curarsi gratuitamente. E così tornare a sorridere.

 Repubblica.it, 22 luglio 2018