Come si finisce preda di una setta

By 5 Dicembre 2018Attualità

Pedofilia, sfruttamento sessuale, truffe vere e proprie, riduzione in schiavitù e in povertà. Sembrano storie da film horror americani, eppure le sette e gli abusi  fisici e psicologici che vi ruotano attorno  riguardano oggi 4 milioni  di italiani. Diete macrobiotiche, pseudo-religioni e il pericoloso ritorno dei culti estremi, come il satanismo  tornano a fare cifre preoccupanti in Italia, con sempre  nuovi adepti soprattutto tra i giovani, anche tra i ceti sociali medio-alti. Un  fenomeno in preoccupante  crescita al centro del libro “Nella setta”, scritto da Flavia Piccinni (nella foto) e Carmine Gazzanni per Fandango e in uscita in questi giorni. I due autori  hanno viaggiato lungo tutta l’Italia, si sono infiltrati in alcune comunità, hanno incontrato adepti ed ex membri, parlato con esperti e indagato i gangli politici ed economici che rendono queste organizzazioni così potenti e aggressive.
«Tra le tecniche utilizzate da queste organizzazioni per manipolare e controllare le persone  – spiega a Metro l’autrice Flavia Piccinni – ci sono la privazione del sonno e varie tecniche dell’alimentazione con la diminuzione degli zuccheri, che portano a una maggiore ricettività. Non solo: i gruppi più distruttivi installano anche fobie nella mente degli adepti per renderli impauriti ed evitare che si ribellino al leader».

La scelta degli adepti

Sembra incredibile che nell’era di Internet, in cui per informarsi basta un clic,  in tanti cadano nella trappola, eppure, continua l’autrice, «se nella vostra vita avete perso una persona cara, se avete divorziato, se siete stati licenziati, se avete dubitato di voi, se guardandovi allo specchio vi siete chiesti: “Come ho fatto a diventare così?”, se avete insomma vissuto un momento di profonda solitudine e debolezza, e in quel momento avete sperato nell’aiuto di qualcuno, anche voi non siete immuni».

La tecnica del “Love bombing”

Ma come riescono queste sette a contattare le future vittime? «Spesso tutto inizia con l’invito a una conferenza gratuita – racconta la scrittrice – Il clima è piacevole, gli altri membri sembrano interessati ai tuoi problemi, ti ascoltano attentamente. Hanno vissuto esattamente quello che ha passato tu. Ti bombardano d’amore, letteralmente. Si chiama love bombing ed è come un abbraccio accogliente, a cui è difficileresistere, se si è appunto in determinate condizioni psicologiche». Nel suo racconto, l’autrice ammette che. nonostante fosse stata avvertita delle modalità dell’approccio in una determinata organizzazione, anche lei ha vacillato per un momento, sopraffatata da questa corrente di attenzioni.

Il vuoto normativo

Quello che colpisce maggiormente è che questo oceano di sette, pseudo-sette, organizzazioni e associazioni esoteriche si muove in un allarmante vuoto legislativo. Manca infatti nel codice penale un reato che vada ad individuare il concetto di “setta abusante”, come ha spiegato nei giorni scorsi il capo della Direzione centrale anticrimine, Vittorio Rizzi, nell’ambito del Convegno “La trappola delle sette”, organizzato a Roma dalla Lumsa.
«Dall’abolizione del reato di plagio, in Italia c’è il nulla da un punto di vista normativo. È questa è una situazione su cui è necessario il più in fretta possibile  un intervento della politica», conclude la Piccinni.

VALERIA BOBBI

15 novembre 2018

http://www.metronews.it/18/11/15/come-si-finisce-preda-di-una-setta.html