“Seppure in forma indiretta e con un’immagine immediata, ha affrontato la questione del giustizialismo” Leggi
Il valore della vita umana sta diventando sempre di più un concetto relativo e dunque soggetto a continue ridefinizioni, lo dimostra la recente legge sul consenso informato e le Disposizioni Anticipate di Trattamento (Dat) che prevede, ricordiamolo, persino la rinuncia o il rifiuto da parte del paziente all’idratazione e la nutrizione artificiale, equiparati ai “trattamenti sanitari”, e l’obbligo da parte del medico di rispettarne la volontà. Leggi
Siamo all’incredibile. Il dottor Sanchez del CHU (Centre Hospitalier Universitaire) di Reims ha deciso che interromperà nutrizione e idratazione a Vincent Lambert nella settimana che inizierà il prossimo 20 maggio, non curandosi della richiesta di
sospendere la decisione di interrompere i sostegni vitali a Vincent, che il Comitato Onu per i diritti delle persone con disabilità ha esplicitamente rivolto alla Francia. E questa volta non avverrà come nel 2013, quando il dottor Kariger tentò di eutanasizzare Vincent, interrompendogli l’alimentazione e riducendogli l’idratazione, a insaputa di tutti, eccetto che della moglie. Allora Vincent poté almeno lottare contro la morte, resistendo a 31 giorni di completo digiuno. Leggi
Da una parte è venuta meno la sensibilità verso la dignità dei deboli, che un tempo Chiesa e istituzioni educative trasmettevano. Dall’altra, emerge un’indifferenza diffusa verso queste persone. Cosa è venuto meno alla generazione degli adulti così falliti nel compito educativo? Una famiglia e una società che giustificano la violenza, da cui scaturiscono atti contro i fragili, si riducono ad una spelonca di furfanti senza futuro.
L’Europa non può limitarsi a condannare. Deve mandare segnali forti ed esigere da tutti il pieno rispetto della libertà religiosa.
“Temo poi che ci sia anche un po’ di sfiducia generalizzata nei confronti della capacità della politica di risolvere i problemi. Altrove qualcosa è accaduto, da noi si è rimasti sostanzialmente fermi”. Così Paolo Pombeni, storico e politologo, uno dei più autorevole analisti della realtà italiana, commenta l’esito di una tornata elettorale che ha riservato ancora una volta non poche sorprese.
A partire soprattutto dalla Riforma Tridentina sorse, in ripresa della più antica tradizione cristiana risalente ai Padri del deserto, un trattato specifico di morale per la formazione sacerdotale e per la guida delle anime, soprattutto religiose e sacerdotali, ad una più alta perfezione ed alla santità, sotto il titolo di «teologia ascetica e mistica», in risposta all’etica luterana, che, sotto pretesto che ogni credente, laico o ministro, è guidato soltanto e direttamente dallo Spirito Santo, respingeva, come condizioni per salvarsi, la mediazione della Chiesa e dei sacramenti, l’esercizio nelle buone opere e lo sforzo metodico, per dominare le passioni, elementi da lui visti come inutili fonti di scrupoli e di presunzione, nonchè pretesa di sentirsi giusti e di meritare davanti a Dio. Leggi
Le apparizioni di Fatima, riconosciute dalla Chiesa nel 1930, profetizzano una straordinaria catechesi sui principali contenuti della fede cattolica e rivestono una particolare importanza ai fini di comprendere il ruolo di Maria nei tempi moderni. Leggi
Oggi, per la prima volta dopo tanti decenni, tutti i vescovi in Cina sono in comunione con il successore di Pietro e molti cattolici pongono gesti di riconciliazione che aiutano a ricomporre l’unità tra vescovi, sacerdoti e fedeli. Ciò che sta avvenendo ora nella Chiesa in Cina scaturisce infatti dalla forza di una comunione che è davvero cattolica, e cioè universale, e da cui viene anche una spinta alla fratellanza tra i popoli. La sempre più feconda integrazione dei cattolici cinesi nella Chiesa universale e il cammino di riconciliazione tra fratelli avviato negli ultimi anni costituiscono certamente una novità di portata storica, di cui nel tempo beneficeranno in molti, non solo in Cina. Leggi
Nel Sahel comunità cristiane sempre più a rischio. Il 13 maggio, persone non identificate hanno attaccato la parrocchia di Dolbel, appartenente alla diocesi di Niamey, che si trova a circa 200 chilometri dalla capitale Niamey, nella zona Songhay-Zerma. Ferito il parroco. Leggi