Don Adriano, il primo dei sacerdoti nati e cresciuti qui. Parco Verde, le tre vocazioni

By 7 Marzo 2020Testimoni

 

La fede nel “famoso” quartiere alla periferia di Caivano.

Da ragazzino non era proprio uno stinco di santo e nemmeno i suoi amici, nulla d’esagerato o delinquenziale, ma non esattamente un manipolo di angioletti. È prete. Il primo di tre sacerdoti nati e cresciuti al Parco Verde. Il “famoso” quartiere alla periferia di Caivano, un po’ più di seimila persone, dove tutti vengono considerati brutti, sporchi e cattivi e non t’aspetteresti una vocazione, figuriamoci di più.

Non ama i riflettori. «Non è mai bello parlare di se stessi», dice, subito. Poi però don Adriano Police lo fa di buon grado, perché «nelle condizioni in stiamo qui, invece è sempre bello dare un segno di speranza». Tanto più «che questa penso non sia mai morta, anche in questi quartieri così brutti», spiega. Quarantotto anni, sesto di otto figli, don Adriano è stato ordinato nel 2003. «Qui, al Parco, nasce innanzi tutto la mia fede», ricorda. E gli insegna «anche un altro modo di “vedere” lo stesso Parco Verde».

Qual è la cosa più bella, qui, secondo lui? «La grande quantità di bambini e di ragazzi. Ci sono tutte famiglie giovani, questo ti dà la misura di quante potenzialità abbia questo quartiere. E quante ali ci sarebbero per poter spiccare il volo, ma tarpate da abitudini sbagliate e istituzioni che latitano».

Però qualcuno magari neppure sa che esistano altre strade, magari neppure gli sono state mai mostrate… «Vero, io però resto dell’idea che, quando dobbiamo scegliere, non possiamo essere condizionati dall’ambiente in cui viviamo, anche se l’ambiente in cui viviamo condiziona». Tanto più che «in questo quartiere le scelte di vita degli adulti hanno condizionato quelle dei nostri bambini e dei nostri ragazzi».

Come può riscattarsi il Parco Verde? «Da solo non ce la farà, non potrà mai farcela. C’è bisogno di una presenza delle istituzioni che non sia semplicemente coercitiva, restrittiva, ma che sia amica». Neanche questa basterebbe. Ce ne vuole un’altra, secondo don Adriano, «che indichi uno stile di vita diverso da quello che c’è intorno a te o addirittura dentro la tua famiglia».

Pino Ciociola

7 marzo 2020

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