La Giornata mondiale della vasectomia, 9 anni fa, proponeva in termini accattivanti una pratica dolorosa: la sterilizzazione del maschio, una parziale castrazione. Oggi i media, in tutto l’Occidente, reclamizzano la pratica come alternativa all’aborto. E soprattutto come scelta “etica” per salvare il pianeta dalla sovrappopolazione.
Nel Maryland il primo trapianto di cuore di maiale, ma è lecito un cuore animale in una persona? Sì, rispettando alcune condizioni. Non tutti gli organi animali, però, sono moralmente trapiantabili perché, oltre ai possibili effetti negativi, bisogna considerare l’identità del soggetto. Ci viene in aiuto il Magistero.
Luca
Volontè Lo scorso anno erano almeno 140 milioni le bambine date per disperse nel mondo, per dirla con l’edulcorato linguaggio dell’UNFPA (Programma delle Nazioni Unite per la popolazione). Sono queste bambine selezionate e uccise, per essere femmine, con l’aborto, ad essere le più dimenticate vittime innocenti per le quali ben poche lacrime vengono spese ed ancor meno ‘campagne’ pubblicitarie di associazioni benefiche.
«Farà male?», «Era un bambino?». Due domande cruciali, queste, per chi non sa se abortire. Sono molte le testimonianze di donne proprio in questa condizione e ci danno modo di riflettere sull’importanza di favorire un’informazione veritiera sull’aborto e di prendersi realmente cura delle donne in difficoltà e dei bambini nel grembo materno.
L’articolo 21 della costituzione italiana dichiara: “ognuno ha il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”. Purtroppo nella realtà non è così, neanche in ambito universitario.
Anche nelle Fiandre va in onda un programma per aspiranti genitori di neonati da dividere con altre coppie, single, gay o etero. Senza sesso e complicazioni affettive perché secondo gli esperti è meglio essere figli di un progetto che dell’amore.