L’obiettivo, però, resta lo stesso: manifestare pacificamente contro l’aborto e in difesa del diritto a nascere Leggi
Il verdetto che vieta di selezionare i bambini per le loro condizioni fisiche e psichiche e impedisce di eliminare disabili e Down viene raccontata come una brutale negazione dei diritti delle donne Leggi
Dalla Regione Marche arriva un importante no alla pillola abortiva nei consultori. Si tratta di una iniziativa politicamente rilevante che va ad aggiungersi alla medesima decisione presa già dalla Regione Piemonte in contrasto alle linee guida del ministero della Salute che sdoganavano la libera prescrizione della RU 486. Leggi
E’ così che il governo “dell’unità e della pace” ha cominciato il suo mandato, promettendo che la sentenza che legalizzò nel 1973 l’aborto, la Roe v. Wade, si trasformi in legge in modo che gli Stati (molti hanno limitato l’aborto a tal punto da non renderlo praticabile) non possano più decidere in merito alla vita del nascituro a prescindere dal governo federale. Leggi
Il diritto non può essere opportunisticamente piegato per sanare atti vietati dalla legge. Leggi
Verrebbe da ridere, se non fosse tristemente vero. Fra le varie procedure che nell’anno della pandemia sono state praticate online, in alcuni Paesi c’è anche l’aborto volontario. Sarebbe sufficiente una videochiamata con un medico per organizzare la spedizione di pillole abortive. Leggi
Prendiamo due dichiarazioni. La prima viene dalla senatrice Monica Cirinnà che se la prende con la campagna antiabortista promossa da Pro Vita & Famiglia. Su Facebook la Cirinnà così si esprime: «Di nuovo. Da stamattina [sic] questi beceri manifesti antiabortisti e contro i diritti delle donne stanno girando tra le strade di Roma. Non più sui muri come nei mesi scorsi, ma su “vele” pubblicitarie enormi. Perché anche nel giorno in cui celebriamo la prima vicepresidente donna degli Usa, in Italia c’è ancora chi vorrebbe mortificare i diritti femminili. È la campagna disgustosa di Pro Vita che mortifica i diritti e continua a colpevolizzare le donne. Il comune di Roma deve fermarle subito: non può esserci spazio politico per chi intende calpestare le donne e i loro diritti». Leggi
È delusa e non lo nasconde, Simona Baldassarre. Bocciando a nettissima maggioranza, il suo emendamento contro l’utero in affitto, il Parlamento europeo ha perso «un’occasione storica», dichiara a Pro Vita & Famiglia l’eurodeputata leghista. Un insuccesso che comunque non scoraggia l’onorevole Baldassarre, determinata a portare ancora avanti nelle sedi europee questa «battaglia di civiltà», che non dovrebbe conoscere «colore politico». Leggi