Maria Sole e Sergio inseguono il sogno di avere un figlio, ma a causa della sindrome di Rokitansky che ha privato la 37enne dell’utero, non possono generare il figlio sperato. Così l’Associazione Luca Coscioni ha pensato bene di servirsi ancora una volta del “caso limite” per promuovere iniziative che sostengano l’ideologia di fondo della loro azione politica. Leggi
Nell’annus horribilis 2020, c’è un aspetto che è rimasto tragicamente invariato rispetto all’annata precedente: la prima causa di morte al mondo. Che è rimasto – e di gran lunga – l’aborto. Lo assicura una accurata elaborazione statistica di Worldometer, «la calcolatrice più potente del pianeta» (così viene definito), un sito accessibile a chiunque, per la cui affidabilità ha ricevuto riconoscimenti, tra gli altri, dall’American Library Association e che vanta collaborazioni con la Bbc. Leggi
L’aborto eugenetico, lo sterminio sistematico dei bimbi Down in Europa è la peggior pandemia e il peggior genocidio silenzioso che si sta compiendo in questi anni. Nessuna istituzione – né la Commissione né il Parlamento europeo – si è degnata sinora di denunciare e combattere questa peste omicida che sta decimando centinaia di bambini dichiarati ‘imperfetti’ e ‘inadatti’ dal politicamente corretto.
La normalizzazione della pratica dell’utero in affitto passa, un po’ come avviene sui versanti dell’eutanasia e del suicidio assistito, dalla narrazione di storie. Vicende che i media enfatizzano pur essendo molto particolari e, quindi, in nessun modo rappresentative né generalizzabili. Rientra in questo filone di casi singoli eppure utili ad una campagna di normalizzazione dell’utero in affitto quello dell’inglese Ria Pawlow, 40 anni, la quale ha una storia decisamente eccezionale dato che, a marzo, partorirà il settimo figlio. Surrogato.
l caso in Inghilterra di un cittadino polacco in stato vegetativo a causa di una lesione da ipossia al cervello provocata da un infarto lo scorso novembre, sta facendo notizia a livello internazionale ora che il governo della Polonia ha intrapreso la lotta per la sua vita. Il trattamento di sostentamento vitale del disabile, interrotto alla vigilia di Natale per ordine dei giudici su richiesta dei medici, è stato ripreso dopo che il governo polacco ha scritto al tribunale britannico presentando allo stesso tempo ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU).
Oltre 42 milioni di interruzioni di gravidanza nell’anno della pandemia. Perché non c’è alcuna contraddizione tra l’ossessione per restare in vita e quella per il diritto a dare la morte
Miracoli del vitro, della surrogata e della pandemia, al supermercato del diritto al figlio nascono genitori di tutte le età e senza scocciature matrimoniali
Tu chiamali, se vuoi, paradossi. Viene da commentare così, riprendendo la nota canzone di Lucio Battisti, quel è accaduto nelle scorse ore nella Cina comunista, dove un film che dalle nostre parti passerebbe come all’avanguardia sui «diritti civili», se non addirittura come una sorta di piccolo capolavoro, ha scatenato un vero e proprio putiferio che non può non far pensare. Ma andiamo con ordine.