Il reportage pubblicato da Avvenire sul traffico globale di esseri umani appena concepiti riapre il dossier sull’efficacia dei divieti nazionali. Interrogazione urgente al Senato di Paola Binetti.
I Paesi ricchi, che avrebbero bisogno di una primavera della natalità, vanno verso un inverno della fertilità. Molti Paesi poveri sono indirizzati verso un’ulteriore crescita.
Due anni dopo il successo della prima mobilitazione l’onda celeste torna colorare l’Argentina. Al grido di “Salviamo le due vite” i manifestanti pro-life sono pronti a scendere in piazza contro la legalizzazione dell’aborto prevista nella proposta di legge che il presidente Alberto Fernandez ha annunciato di aver inviato al Congresso. L’inquilino della Casa Rosada ha presentato l’iniziativa come mantenimento di una promessa fatta in campagna elettorale e, parlando nel corso del programma Corea de Centro su Net Tv, ha detto di sperare che Papa Francesco non si arrabbi per questo perché c’è da risolvere “un problema di salute pubblica”.
C’è una procedura per praticare l’eutanasia sugli animali che è così dolorosa e brutale che l’American Veterinary Association consiglia l’anestesia prima che sia effettuata. Questa stessa procedura viene usata, senza però alcuna sedazione, per praticare a stadio avanzato gli aborti in Irlanda. Ad ammetterlo sono gli stessi medici che, in uno studio condotto dai ricercatori della University College Cork e pubblicato sulla nota rivista internazionale Journal of Obstetrichs and Gynaecology, parlano di come uccidono i bambini in grembo.
Con i drammatici fatti accaduti nelle scorse settimane prima a Ragusa, dove un neonato è stato trovato in un sacchetto della spazzatura, poi nella periferia di Trapani, dove una giovane madre, strappato il cordone ombelicale, pare abbia gettato via il figlio, ancora nella placenta, dalla finestra del quinto piano di un residence, si è riproposto con urgenza all’attenzione di ciascuno un fenomeno di cui si parla poco ma, purtroppo, mai del tutto superato: quello appunto dell’abbandono dei neonati, che non di rado giunge perfino alla loro uccisione.
Antisemita, eugenista, fan di Hitler: la memoria di Stoper è diventata troppo ingombrante..