Negli stessi giorni in cui la Commissione europea lancia una campagna ideologica a favore dell’utero in affitto, in Italia approda dopo due anni di attesa una proposta di legge per rendere la surrogazione di maternità un reato universale.
J’accuse di Testart, il “padre” della prima bambina francese nata in provetta, contro “l’eugenetica democratica”
Vittoria in Ecuador, grazie a Dio. Il presidente Lenín Moreno, nella tarda mattinata di venerdì (da noi era ormai sera), ha posto il veto e rigettato l’intero Codice Sanitario Biologico o Código de Salud (tre tomi comprensivi di 405 articoli) che includeva la liberalizzazione dell’aborto, l’educazione alla “salute riproduttiva” e al gender nelle scuole, l’eutanasia, la fecondazione eterologa, la droga libera, la maternità surrogata… Un condensato di tutte le peggiori e mortifere legislazioni approvate negli ultimi anni in vari Paesi del mondo.
«Mi sembra che molti oggi parlino di donne e aborto senza conoscere davvero l’impatto profondo che questa esperienza ha su di loro».
Un ordine esecutivo per garantire che tutti i bambini sopravvissuti all’aborto ricevano le cure necessarie. È durato meno di tre minuti il discorso, preregistrato, con cui Donald Trump è intervenuto per la prima volta all’annuale National Catholic Prayer Breakfast, evento svoltosi stavolta solo con collegamenti da remoto, a causa del Covid-19.
Migliaia di bambini nati all’estero da utero in affitto, i committenti ancora bloccati dalla pandemia. Da San Pietroburgo si pensa a un volo per 30 neonati, con destinazione Pechino. Il caso India.
All’esame della Commissione giustizia le proposte di Giorgia Meloni e Mara Carfagna.