In questo fine settimana si celebra a Roma il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità, quindi voglio dedicare questo articolo agli operatori sanitari e prenderò come riferimento San Giovanni Paolo II che ci ha lasciati 20 anni fa. Il santo pontefice ha sempre mostrato grande attenzione alla salute e alla malattia dell’uomo. Ho tracciato con i suoi discorsi un “decalogo” che vuole rispondere all’interrogativo: “quali caratteristiche deve possedere un operatore sanitario?”.
Papa Francesco al 14°giorno di ricovero fu colpito da un broncospasmo che gli provocò una intensa fame d’aria. I medici dovettero scegliere se fermarsi e lasciarlo andare oppure forzare e tentare con tutti i farmaci e le terapie possibili, correndo l’altissimo rischio di danneggiare altri organi. E alla fine presero questa strada. Fu accanimento terapeutico?
Poi vi chiedete come mai la maggioranza assoluta degli europei non va a votare e la maggioranza dei votanti di solito preferisce chi è più lontano dall’establishment e dal mainstream o quantomeno mostra di esserlo.
Nel clamore suscitato dalla condanna francese, prosegue sottotraccia la selezione del nuovo direttore generale dell’Ufficio europeo per la lotta alla frode (Olaf). In un momento di attacchi ibridi contro l’Ue e l’unità europea, il generale in congedo Alessandro Butticé, spiega il ruolo dell’Olaf – di cui è stato tra i pionieri e il primo portavoce – in questo caso giudiziario. Ma anche le ragioni del suo auspicio che il nuovo vertice possa provenire dalle fila della Guardia di Finanza italiana.
La sentenza di primo grado contro Le Pen (su cui aleggiano l’immunità degli eletti e i costi della politica) è stata emanata in Francia, dove magistrati e ministro della Giustizia appartengono allo stesso ordine.
Il Syndacat de la Magistrature, a seguito dell’esito delle elezioni europee, aveva invitato alla mobilitazione contro il Rassemblement National di Marine Le Pen.
La leader del Rassemblement National farà ricorso contro la sua ineleggibilità. La trappola del populismo e il paradosso della normalizzazione del partito sullo sfondo del rapporto tra politica e magistratura.
Il ricorso in appello presentato, tuttavia, sarà esaminato “in un quadro temporale che dovrebbe consentire il raggiungimento di una decisione nell’estate del 2026”.
I giudici francesi hanno tolto l’Eliseo a Marin le Pen, ineleggibile per 5 anni. Una sentenza politica sospetta e contraria allo stato di diritto.
La leader del Rassemblent National si scaglia contro i giudici dopo la sentenza: nel mirino l’applicazione di una nuova legge sull’ineleggibilità.