Siamo consapevoli di aver voluto tenere viva la guerra in Ucraina. Gli stati europei stanno crollando davanti alle leggi del Green Deal, davanti a decisioni che sembrano prese da scappati di casa. L’Europa ci sta divorando e trema davanti alle elezioni quando ad insorgere è la destra.
È bastato un mese di Trump alla Casa Bianca per mandare in cortocircuito non solo l’establishment euro-occidentale ma anche quelle due maschere grottesche della destra e della sinistra.
I presupposti sono quasi sempre gli stessi: una forte insoddisfazione popolare che finisce per diventare esasperazione.
La normativa ribattezzata ‘Clean industrial deal’ rivede gran parte delle regole green: le aziende sotto i mille dipendenti esentate dagli obblighi della transizione; due anni in più per rendicontare sulla sostenibilità; 190mila aziende esentate dal calcolo delle emissioni sul carbonio alle frontiere. A suo agio anche la socialista Ribera: “Per un’industria più grande”
Sabato e domenica scorsa a Roma si è celebrato il Giubileo del Mondo del Volontariato. Questo articolo vuole fornire il suo contributo riflettendo sulle caratteristiche del volontario mentre la “Pillola di Saggezza” del mese di marzo del Blog dell’Uomo Pensante lo ha inquadrato a livello normativo e societario.
Con quasi 800 milioni di dollari versati nel 2024, gli Usa sono stati il principale finanziatore mondiale dell’Onu A questi si aggiungono 1,7 miliardi per le operazioni di peacekeeping. Washington appare poi tra i primi donors nei bilanci di Unicef (1,5 milioni), Fao (85 milioni), World Food Program (Wfp, 110 milioni) e Unhcr (2,5 miliardi).
Per il professore emerito di Economia Civile all’Università di Bologna non ci può essere pace in un mondo in cui proliferano le armi. «Puntare sull’industria bellica è un errore ed è un residuo del passato, che produce malessere». E propone il delisting e la tassazione dei sovraprofitti per le società che producono armi.
Mantenere i punti fissi di fronte all’effervescenza: unità dell’Occidente e garanzie per il popolo ucraino. L’equilibrio di Giorgia Meloni.
Il macabro show dei terroristi con gli ostaggi ha sconvolto Israele. Il mondo arabo è diviso, la “riviera” sognata da Trump una illusione, ovunque si respira odio.
Trump è molto determinato nel generale riordino dello Stato, nella riduzione della spesa pubblica e nei tagli agli sprechi
Trump è molto determinato nel generale riordino dello Stato, nella riduzione della spesa pubblica e nei tagli agli sprechi.