Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, partecipando ad un evento pubblico dal titolo “Insieme per una comunità inclusiva e sostenibile” ha rimarcato il valore dell’associazionismo e del volontariato al fine di favorire l’inclusione.
“Ho visto l’Unione europea per 3 anni parlare un linguaggio di guerra, soltanto di guerra, sempre di guerra, sempre di armi e di vittoria finale contro la Russia. La notizia è che l’hanno persa la guerra, l’abbiamo persa insieme all’Ucraina“.
Il tycoon ha stroncato il leader ucraino, ma l’Europa da sola non è in grado di fornirgli garanzie.
La nuova Ucraina sarebbe l’avamposto di Putin da dove combattere quella che è da tempo, ormai, una guerra contro l’Occidente. Lo ha detto lo stesso Putin a maggio 2024, quella che nel 2022 era iniziata come una «operazione speciale» adesso è diventata un’altra cosa. Una tappa nello sforzo della Russia per riscrivere «i principi sui quali il nuovo ordine internazionale deve essere basato».
Dopo 36 mesi di bombardamenti migliaia di famiglie e bambini sono rimasti senza reddito, risparmi e reti di supporto. Gli stipendi sono scesi da una media mensile di 7mila grivne (184 $) nel 2022 a 5mila (132 $). Le donne e le ragazze rappresentano più della metà di coloro che necessitano di sostegno umanitario.
La guerra era in stallo da un anno e mezzo e il tempo giocava a favore di Putin. Il bivio era drammatico: o combattere e morire o subire la “pace” di Putin.
Il presidente Donald Trump ha portato avanti una serie di azioni senza precedenti, cambiando il panorama politico interno ed esterno degli Stati Unitia suo modo regole ed equilibri globali. Annunciati dazi del 25% sull’import di auto, chip e farmaci.
Ha ragione il vice presidente americano J.D.Vance a denunciare la perdita della libertà di parola in Europa e il mancato rispetto per quel che pensa la gente comune, il popolo. Certo, larga parte di questa censura ideologica è di matrice anglo-americana, anche se nell’Europa continentale si carica di motivi ulteriori e di resistenze minori.
Forse, l’unico modo di sopravvivere per l’Europa, superando, come suggerisce Bernabè nel suo saggio, anche le sue crisi demografica e religiosa, è quello di unirsi ancor più di oggi agli Usa. Accettando di trasformare la Nato in un’alleanza globale estesa all’Indo-Pacifico, abbandonando le fantasie dell’autonomia della sicurezza europea. La recensione del generale Carlo Jean.
Capita spesso che agli analisti geopolitici venga posta questa fatidica domanda: «Cosa succederà adesso?», oppure: «Come andrà a finire?». Certo, «il pubblico da casa» vuole saperlo, e a volte aspetta la risposta con ansia. Ma chiunque risponda con sicurezza e in modo univoco nella migliore delle ipotesi tira a indovinare, nella peggiore dice quello che «il pubblico a casa» o il giornalista vogliono sentirsi dire.