I magistrati del Consiglio superiore della magistratura che dovrebbe garantire loro l’autonomia e l’indipendenza, hanno chiesto ieri a se stessi di essere “tutelati” dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Da Roma a Napoli, da Milano a Bari, ma anche a Firenze, Trieste, Brescia, Bologna, Torino: in tutta Italia le toghe hanno inscenato una protesta contro il governo e la riforma della Giustizia.
Alle proteste della magistratura do un giudizio negativo, non hanno un fondamento (Sabino Cassese).
Otto anni fa l’amministrazione Trump aveva pubblicamente identificato Cina, Corea del Nord e Iran come veri e propri antagonisti degli Usa. Ecco che cosa potrebbe succedere adesso.
La politica economica si intreccia con gli obiettivi di sicurezza nazionale e geopolitica
Trattare con Donald Trump e confrontarsi con il trumpismo non è né giusto né sbagliato. È semplicemente necessario.
Occorre, pertanto, evitare le drammatizzazioni e sforzarsi di interpretare la nuova realtà che ci è dato vivere in una chiave il più possibile positiva. Il commento di Andrea Cangini.
L’Unione Europea risponde alla sfida dell’America di Trump replicando tutti i suoi peggiori errori: più centralismo, più regolamentazione, più censura sui social. Un rifiuto di guardare in faccia alla realtà che affonda le sue radici in un’idea di Europa ormai anacronistica.
Li dissemina da trent’anni l’Agentur C, un’organizzazione cristiana fondata da un imprenditore che voleva riportare la fede nelle strade del paese.
Il disegno di legge costituzionale “Meloni-Nordio” sulla separazione delle carriere nella magistratura presenta alcuni punti critici, innanzitutto di metodo, dimenticando la lezione di Calamandrei. E una riforma della materia può prevedere altre soluzioni, senza necessariamente passare dalla modifica della Costituzione.