Avanza la dittatura dei “nuovi diritti” che, in nome di un’idea di libertà individuale senza limiti né confini, finisce per compromettere i diritti dei più deboli e i fondamenti della nostra civiltà. Ma davvero la libertà dell’uomo consiste nel trasformare ogni desiderio in diritto esigibile per andare oltre se stesso? Oppure esiste un’altra libertà, che si nutre della verità naturale e del rapporto con gli altri?
Alcuni tweet di papa Francesco sulla Quaresima. Sono strutturati per essere brevi e immediati, quasi fossero un caffè da bere al mattino per dare alla giornata una carica rinnovata. Insomma, un minuto tutto per me!
Questo breve testo è uno stimolo ad ampliare costantemente le proprie conoscenze per comprendere e partecipare alle continue trasformazioni societarie.
“Durante un colloquio personale, Papa Francesco ha cominciato a condividere con me dei ricordi su San Giovanni Paolo II nel centenario della sua nascita. Erano ricordi molto belli a cui si accompagnava una rilettura molto profonda di quel Pontificato. Allora, ho preso coraggio e gli ho detto che pensieri simili era troppo poco tenerli solo per noi e che sarebbe stato bello pubblicarli e lui ha accettato questa proposta” (Don Luigi Maria Epicoco).
A ventinove anni Antonio Megalizzi si batteva per unire le due grandi passioni della sua vita, l’Europa e il giornalismo, mettendo nel lavoro tutto il suo contagioso entusiasmo. Quel sogno si è spento il 14 dicembre 2018, pochi giorni dopo la strage di Strasburgo in cui Antonio era stato colpito dai proiettili di un estremista.
«Ci siamo incontrati in questi ultimi mesi, ci siamo confidati le nostre idee e le nostre preoccupazioni. Abbiamo pregato e meditato in silenzio. Sviluppate attraverso sentieri differenti, le nostre riflessioni ci hanno quindi portato a scambiarci alcune lettere. La prossimità delle nostre preoccupazioni e la convergenza delle nostre conclusioni hanno fatto sì che, sull’esempio di sant’Agostino, prendessimo la decisione di mettere a disposizione di tutti i fedeli il frutto del nostro lavoro e della nostra amicizia spirituale» – Benedetto XVI e Robert Sarah
Libro esemplare per vedere e capire cosa significa sentirsi parte di un popolo e di una nazione: innanzitutto che si è disposti a sacrificare la propria vita per entrambi, e insieme, che si sperimenta la vera, profonda solidarietà umana.
Veronica, 15 anni, decide di raccogliere la sfida lanciata dalla prof di italiano: chiudere nel cassetto per un mese lo smartphone e provare e vedere come si vive senza Facebook, senza lnstagram, senza nemmeno Whatsapp.
Nel suo recente volume «Già & non ancora», don Piero Re medita sull’Avvenimento di Cristo, a partire dal mistero dell’Incarnazione del Verbo e dall’intimo desiderio del cuore di conoscere l’amore, e quindi Colui che ne è la sorgente. Un desiderio che oggi, nella cultura del vuoto in cui viviamo, è tanto più urgente riscoprire.
Oltre 500 pagine per imparare a rispondere alla dilagante marea anticattolica che si nasconde in centinaia di luoghi comuni diffusi e acriticamente accettati.