TEMPI.IT – Perché il governo ha prolungato lo Stato di emergenza?

By 29 Dicembre 2021Coronavirus

Abbiamo un governo che da una parte si vanta dei grandi risultati raggiunti in tema di pandemia, ma poi insiste nel tenerci sotto scacco.

Caro direttore, mi ha lascato molto perplesso la decisione del governo, presa all’unanimità, di far proseguire lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022, cioè per un altro trimestre. Infatti, ritengo, e penso di non essere il solo, che tale provvedimento sia inutile e pericoloso. Inutile, perché la Costituzione italiana già prevede la modalità con cui un governo può affrontare situazioni emergenziali: l’articolo 77, infatti, regola analiticamente lo strumento del decreto legge, che mantiene il potere legislativo ultimo al Parlamento, essendo la nostra, almeno finora, una repubblica parlamentare. Pericoloso, perché la dichiarazione di una emergenza che dura oramai da due anni può suggerire a futuri governi di ricorrere a tale metodo di fronte a problemi che possono essere facilmente proclamati come “emergenza”. Insomma, l’abuso che si sta facendo del ricorso alla dichiarazione di emergenza può costituire un precedente che può indebolire fortemente la saldezza democratica del nostro Paese. Ricordo che quando analoghe decisioni vennero assunte in Ungheria molti nostri esponenti politici gridarono al golpe ed alla svolta autoritaria in Ungheria. Tutti costoro stanno ora tacendo di fronte a decisioni governative che ci hanno messo sotto la cappa dell’emergenza oramai da due anni (il prossimo 31 marzo saranno 26 mesi).

Ma la dichiarazione di emergenza è anche contraddittoria. Abbiamo un governo che da una parte si vanta dei grandi risultati raggiunti in tema di pandemia, ma poi insiste nel tenerci sotto scacco. Abbiamo un primo ministro che si vanta, in Parlamento, di avere portato il Paese ad uno stato di normalità e malgrado questo insiste nel dichiarare lo stato di emergenza, che segnala sempre che si è fuori dalla normalità.

A mio modesto parere, dobbiamo considerare con preoccupazione questa situazione, se non altro perché, nella storia, quasi tutti i regimi autoritari sono nati proprio per rispondere a delle emergenze, economiche o sociali o sanitarie. Abituarsi a vivere in uno stato di emergenza non è sano sia per chi governa (la tentazione dell’autoritarismo alberga in ogni animo umano) sia per chi è governato, che si abitua ad essere etero guidato, perdendo con indifferenza il gusto della propria libertà.

Ho detto che sono rimasto perplesso per la decisione del governo. Perplesso, ma non sorpreso per il voto favorevole dei ministri di tradizione comunista: a costoro piace governare un popolo sottomesso. Cosa saprebbe fare, per esempio, il ministro Speranza se non ci fosse la pandemia? Sono rimasto, invece, sorpreso dal voto favorevole da parte dei ministri del centro-destra che, in teoria, dovrebbero essere più sensibili ai temi della libertà ed a coltivare rapporti di reciproca creatività con i cittadini. Ma allora, perché hanno votato in silenzio per prolungare lo stato di emergenza?

Ciò che più di tutto mi preoccupa è l’indifferenza con cui la gente sta accettando acriticamente questa situazione, perché l’indifferenza è l’atteggiamento migliore per rendere possibile la china autoritaria a cui ho appena accennato. Si può essere ubbidienti senza perdere il senso critico della realtà. Personalmente sono vaccinato, ma non per questo devo perdere o abbandonare il diritto/dovere di comunicare il mio dissenso su una decisione senza precedenti, nata in silenzio con il governo Conte e confermata con clamore dal governo Draghi. L’attuale premier ha l’autorevolezza sufficiente (e fin troppo e mondialmente conclamata) per poter governare anche senza reiterare la proclamazione dello stato di emergenza: ma allora, perché lo ha fatto, cedendo alle spinte di una parte dei ministri?

Peppino Zola

18/12/2021

Perché il governo ha prolungato lo Stato di emergenza?