IL COLLOQUIO DI DUE “EGOCENTRICI”

By 7 Marzo 2025Attualità

In questi giorni mi tornano alla mente le immagini del colloquio avvenuto venerdì alla Casa Bianca tra D. Trump e V. Zelensky. Più che un incontro, è apparso un “match” tra due egocentrici. Oggi, Trump, ha fatto un ulteriore passo in avanti deliberando di sospende gli aiuti militari all’Ucraina. Sull’argomento si sono scritti chilometri di pagine e pronunciate migliaia di parole. Anch’io mi aggiungo a questo coro, o meglio mi posiziono “fuori dal coro”, per offrire tre opinioni.

LE REPONSABILITA’ DELL’EUROPA
E qui dobbiamo ritornare al 1989, alla caduta del Muro di Berlino, quando l’Unione Europea nei decenni successivi ha umiliato la Russia. L’ U.E., indaffarata in questioni banali e forse conoscendo poco la storia, ha scordato totalmente “l’orgoglio russo”. Ricordate “l’incendio di Mosca” del 14 settembre 1812? L’avanguardia di Napoleone entrava in città e le truppe russe, oltre molti cittadini, incendiarono la città per mettere in grave difficoltà il nemico. Tornando al recente, uno dei pochi che aveva compreso questo “orgoglio” fu S. Berlusconi che lavorò per la firma il 28 maggio 2002 a Pratica di Mare di un accordo tra V. Putin e G. Bush. L’accordo prevedeva la nascita di una nuova governance nei rapporti tra la Nato e la Russia incentrata sui temi della sicurezza e della cooperazione internazionale. Ma, purtroppo, le speranze che quell’evento rappresentasse una svolta nel futuro dei rapporti Nato-Russia durarono pochi mesi. La carenza di una politica lungimirante dell’ Occidente nei confronti dell’Est fu anche sottolineata da Papa Francesco (cfr. Intervista a Papa Francesco del Corriere della Sera, 3 maggio 2022).

SI ALLA PACE
Sembra che 719.000 soldati russi e oltre 300.000 ucraini siano stati uccisi o feriti. Un elemento di riflessione me lo ha fornito Piero Sansonetti che si pose un interrogativo di primaria importanza. L’ex direttore de “Il Riformista” scrisse: «siamo sicuri che in certe condizioni la parola “resa”, naturalmente “resa” parziale e “resa” negoziata, sia una bestemmia? E non sia invece una bestemmia accettare di pagare un prezzo immenso in vite umane? Cioè siamo sicuri che il valore della vita sia negoziabile, e quello dell’indipendenza di parti del territorio invece non lo sia?» (La vita viene prima della libertà e dell’indipendenza, mi sembra una banalità, Il Riformista, 20 aprile 2022. 1).

I RISCHI DEL NEGOZIATO
Il conflitto che stiamo trattando fu dichiarato dal presidente della Russia Putin ai danni di un Paese, l’Ucraina, che ha il totale diritto alla democrazia e alla libertà. Ebbene, difendersi, è una necessità moralmente approvabile. Sappiamo poco dei contenuti di eventuali trattative, ma concessioni al presidente Russo non potrebbe creare delle crepe al diritto di autonomia di ogni Paese e aprire l’assoggettamento, l’asservimento e la subordinazione delle nazioni più deboli a quelle più forti?

Le risposte le lascio a voi ma soprattutto alla storia.