Le norme di Good Laboratory Practices (GLP), cioè le linee di Buona Pratica di Laboratorio, hanno standardizzato le procedure sia per la scelta delle tipologie di animali che per le metodologie da seguire. Come pure si afferma la legittimità dell’utilizzo degli animali, unicamente quando determinate conoscenze non sono già state acquisite in precedenza, e unicamente nel caso di reale necessità essendo inattuabile l’utilizzo di modelli matematici computerizzati, di colture cellulari di tessuti, di piante, di invertebrati e di microrganismi.
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