Pillole di saggezza

Il bullismo nasconde un desiderio di predominio sull’altro e di incapacità di realizzarlo se non con la violenza  Scoprire il figlio bullo è molto difficile essendo il 90% di questi ragazzi ritenuti non a rischio e provenienti da famiglie mediamente agiate.Sabato scorso, papa Francesco, ha parlato di questo fenomeno ai ragazzi cresimandi della diocesi di Milano e ciò mi ha indotto  a dedicare la “Pillola di saggezza” di questa settimana a questo atteggiamento che purtroppo riguarda vari ragazzi ed adolescenti. Ha affermato il Papa: “C’è un fenomeno brutto in questi tempi, che mi preoccupa, nell’educazione: il bullying. Per favore, state attenti. E adesso domando a voi, cresimandi. In silenzio, ascoltatemi. Nella vostra scuola, nel vostro quartiere, c’è qualcuno o qualcuna del quale o della quale voi vi fate beffa, che voi prendete in giro perché ha quel difetto, perché è grosso, perché è magro, per questo, per quest’altro? Pensateci. E a voi piace fargli provare vergogna e anche picchiarli per questo? Pensateci. Questo si chiama bullying. Per favore, per il sacramento della Santa Cresima, fate la promessa al Signore di non fare mai questo e mai permettere che si faccia nel vostro collegio, nella vostra scuola, nel vostro quartiere”.

Alcuni casi tra i molti. Un’ adolescente è stato violentato in un paese del Biellese da quattro compagni di scuola. Gli aggressori hanno fra i 15 e i 17 anni. Lui è figlio di povera gente con un sacco di guai, assistito dai servizi sociali. Si sono giustificati: “Credevamo che non ci avrebbero mai scoperto, perchè uno così non può chiedere aiuto ai genitori”. A Bologna una studentessa del liceo scientifico “Aldo Moro” aspettava l’autobus quando improvvisamente fu accerchiata da altre ragazze. La picchiano, le strappano gli occhiali da sole e poi si dileguano. Un “baby” black bloc in un intervista dopo aver rotto la vetrina di una banca, affermò:  “Mi piace far casino a divertirmi. Certo, la banca è l’emblema, se non dò fuoco alla banca sono un c….”. Il giorno dopo  il pentimento: “Mi sono accorto solo alla fine di cosa stava succedendo, non sono un violento e non romperò mai una vetrina” ed era disposto  a dare una mano a pulire la città poichè la sua famiglia “si è incazzata di brutto”.

Ho discusso del fenomeno bullismo con lo psicologo Francesco Rossi  per chiarirmi e chiarirci le idee.

Che cos’è il bullismo?

“E’ la violenza prevaricatoria sia fisica che psicologica di ragazzi, adolescenti e giovani nei confronti dei più deboli. Quando la violenza si manifesta nei confronti di beni o di oggetti di proprietà pubblica diventa vandalismo”.

Che cosa vogliono manifestare i nostri ragazzi e adolescenti con queste azioni?

“Il bullismo, che spesso nasce dalla noia presente in tanti di loro, nasconde un desiderio di predominio sull’altro e di incapacità di realizzarlo se non con la violenza. E dato che la vita nella nostra società ha perso la sua naturale sacralità e il rispetto dell’altro, si reputa che per raggiungere il proprio obiettivo sia lecito usare ogni mezzo”.

Quanto è diffuso il bullismo nelle nostre città?

“Dal testo ‘Stop al bullismo. Strategie per ridurre comportamenti aggressivi e passivi a scuola’, a cura di N. lannaccone (La Meridiana), apprendiamo che, esempio a Milano, nelle scuole elementari (III/IV/V) il 49% dei bambini subiscono prepotenze e il 44% le perpetuano ai loro compagni. Nelle scuole medie il 30% dei ragazzi subiscono prepotenze e il 34% le perpetuano ai loro compagni. Nelle scuole superiori le percentuali di coloro subiscono il bullismo sono maggiori arrivando anche al 50%”.

Quali canoni seguono queste bande?

“Alcuni ragazzi o adolescenti ‘normali’ si mettono insieme, scelgono una preda debole, sono certi dell’impunibilità basandosi sulla paura della vittima a ribellarsi. E se le cose vanno male, rimane il costante rimpallo di responsabilità: ‘L’idea è stata dell’altro, il mio è un ruolo minore’. E’ il turpe vortice di una gregarietà infame”.

Il bullismo coinvolge solo i maschi o anche le femmine?

“Da un po’ di tempo interessa anche le femmine che, come i maschi, mostrano i muscoli e fanno ricorso alla violenza”.

Quali conseguenze rischiano in futuro?

“L’80% di bulli e bulle prima dei 24 anni avrà problemi con la giustizia: piccole rapine, atti di teppismo, estorsioni, tutte azioni che segneranno irreparabilmente la loro vita”.

Quali colpe hanno i genitori in queste situazioni?

“Si è più volte parlato dell’incapacità educativa dei genitori non in grado di proporre ai figli progetti appaganti. Di conseguenza, si generano tristezza e noia: questa, come già affermato, è una colpa. Vorrei inoltre sottolineare la mancata percezione della gravità del fenomeno, come pure la tendenza degli adulti a minimizzare. La violenza spesso si assume osservando il mondo degli adulti o anche dall’intrattenimento informatico che rischia di cancellare ogni differenza tra finzione e realtà”.

Come scoprire se un figlio è un bullo o ha subito bullismo?

“Scoprire il figlio bullo è molto difficile essendo il 90% di questi ragazzi ritenuti non a rischio poichè provenienti da famiglie mediamente agiate. Un consiglio è il controllo degli oggetti e dei soldi che posseggono e scoprire come li utilizzano. Inoltre, non dobbiamo mai prendere sottogamba quando nostro figlio, sopratutto se piccolo, ci riferisce di subire brutti scherzi, continue prese in giro, ripetute offese immotivate. Dobbiamo approfondire la situazione”.

Per le associazioni Lgbt e per alcuni esponenti dell’Arcigay le nuove vittime del bullismo sono gli adolescenti omosessuali o transessuali?

Questa è una menzogna immensa poiché le vittime di oggi sono le stesse di ieri; può essere il ragazzo sovrappeso o quello gracile, il secchione o colui che ha problemi.

Concorda sull’uso ideologico che negli ultimi tempi si è fatto del bullismo per introdurre nella scuola la teoria del gender.

Non sono convinto che questa sia la soluzione adeguata al problema. Ha tentato alcuni mesi fa l’ Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) introducendo nella scuola i libretti “Educare alla diversità”, poi ritirati dal  Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per le forti proteste dei genitori. Ma il Ministero, credo con la piena approvazione del Ministro Giannini, sta riproponendo nuovamente in questi giorni la stessa strategia con iniziative “ ben mascherate” ma che vanno nuovamente denunciate da genitori e da docenti. Se veramente vogliamo combattere il bullismo, questo non può divenire il “Cavallo di Troia” di nessuno! Dobbiamo educare gli aggressori e difendere le vittime con la massima trasparenza.    

E la richiesta del Papa ai ragazzi milanesi:Mi promettete: mai prendere in giro gli altri?“. Dopo il “si” dei presenti Francesco aggiunge: “Bene. Questo “sì” lo avete detto al Papa. Ora, in silenzio, pensate che cosa brutta è questa, e pensate se siete capaci di prometterlo a Gesù. Promettete a Gesù di non fare mai questo bullying? Promettete questo, oggi?“. Un altro “si” invade san Siro.

31 marzo 2017

BULLISMO

Il bullismo nasconde un desiderio di predominio sull’altro e di incapacità di realizzarlo se non con la violenza  Scoprire il figlio bullo è molto difficile essendo […]
24 marzo 2017

CHI E’ L’UOMO NELLA VISIONE CRISTIANA ?(2)

L’UOMO NELLA VISIONE CRISTIANA (2) Il punto di partenza per descrivere l’uomo nella visione cristiana è l’affermazione di sant’Ireneo di Lione: “l’uomo vivente è la gloria […]
17 marzo 2017

CHI E’ L’UOMO? (1)

Mentre in Parlamento si discute di Dichiarazioni Anticipate di Trattamento che avranno come logica conseguenza l’approvazione di una legge sulla liberazione dell’eutanasia, noi vogliamo riflettere sull’UOMO, […]
10 marzo 2017

CURE PALLIATIVE: per morire con dignità

CURE PALLIATIVE Il 13 marzo sarà discusso dal Parlamento il “Disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento”, ma intanto continua il pressing del fronte pro-eutanasia. […]