Il prete oggi rischia di essere un uomo solo. Solo nelle decisioni, solo nei momenti difficili, solo nelle sue debolezze. E questa solitudine, se non è abitata dallo Spirito, può diventare isolamento, e l’isolamento, nel tempo, può diventare disperazione. Abbiamo bisogno di una fraternità presbiterale più concreta, più vera, più semplice. Dove si possa respirare fiducia, e non solo efficienza.”
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