Bene la pronuncia dell’Avvocatura di Stato che ha affermato che “non c’è un diritto al suicidio né l’obbligo dei medici di concorrere a una volontà suicidaria”, in udienza davanti alla Corte costituzionale. La stessa Avvocatura, lo ricordiamo, si era già espressa contro le fughe in avanti delle Regioni sul fine vita, convincendo Veneto, Lombardia e Piemonte a rigettare le proposte di legge sul suicidio medicalmente assistito sostenute dai Radicali.
L’America si scopre sempre più favorevole alla tutela del diritto alla vita, e dunque conseguentemente sempre meno propensa a sopprimerla nel grembo materno.
Sono sempre di più le persone che ricorrono a bisturi e farmaci per essere più belle e provare a fermare la corsa del tempo. Ma la Chiesa cosa ne pensa? Risponde il podcast Taccuino celeste.
L’attuale dibattito sulla legislazione riguardante il fine vita, come tutte le più emergenti vicende bioetiche e biogiuridiche, si colloca al crocevia tra diritto, etica e filosofia.
La vera prosperità dell’Occidente e dell’Oriente è nel ricordo e nel rinnovamento delle rispettive radici culturali senza formalismi e senza associazioni nazionalistiche o strumentalizzazioni confessionali, è una apertura all’universale, senza radicalismi e senza sradicamenti. Il commento dell’imam Yahya Pallavicini, presidente Eulema, European muslim leaders council, invitato dal Parlamento Europeo per una riunione informale con i rappresentanti delle religioni nel quadro dei principi dell’articolo 17 presieduto dalla vice presidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna.
Le nuove tariffe doganali non sono solo una misura economica, ma anche un modo per esercitare pressione sui partner. Trump le usa infatti come strumento di negoziazione. Ed è proprio una negoziazione quella a cui dovrebbe mirare l’Europa. Conversazione con Valbona Zeneli, senior fellow presso Europe Center e la Transatlantic Security Initiative dell’Atlantic Council.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci dice: «Il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo…». In qualsiasi modo. Si ruba in tanti modi: di nascosto, ingannando, approfittando, negando, falsificando, sprecando, offendendo, calunniando. Si può rubare la vita, la pace, la dignità, la fiducia, la speranza, si può rubare il futuro.
L’ex premier israeliano analizza la situazione israeliana, stigmatizzando il governo del premier Netanyahu, e i suoi alleati della destra nazionalista religiosa, all’origine, a suo giudizio, della polarizzazione che vive il suo Paese. Sulla situazione a Gaza ribadisce che non c’è “alternativa credibile ai due Stati”.
Nel dibattito sulla guerra in Ucraina e per il riarmo delle nazioni europee accade che ai cattolici (e al Papa) viene sostanzialmente dato dei pacifisti e/o degli inutili neutralisti. Non va giù in certe redazioni dei giornaloni e in certe segreterie politiche che i cattolici si mettano a predicare l’assoluta necessità del dialogo per un negoziato. Si viene spesso arruolati come cripto filo-putinisti. Malcelati calabraghe di fronte all’aggressore. Indiretti sostenitori del ciuffo pazzo di Trump a scapito de “Leuropa”, il continente dei fratelli.
“Per questo ho preso il nome del Papa della Rerum Novarum” (Papa Leone XIV)