IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

Nell’ottobre 1985 il Sinodo dei Vescovi chiese la preparazione di un catechismo comprendente tutta la Dottrina della Chiesa Cattolica riguardo alla fede e alla morale che potesse divenire un punto di riferimento per tutti i cristiani cattolici del mondo. Nel luglio del 1986 san Giovanni Paolo II nominò una “Commissione di Cardinali e Vescovi”, presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger, che stese il progetto. E, la Commissione, dopo anni di lavoro e la consultazione di tutti i vescovi della Chiesa che fornirono ben 24.000 suggerimenti, presentò al Papa il Catechismo che approvò come schema il 25 giugno 1992. La promulgazione definitiva avvenne e il 15 agosto 1997.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica è diviso in quattro parti principali.

  • La PRIMA parte riguarda la professione della fede cioè la lex credendi, e contiene una adeguata spiegazione della “fede professata dalla Chiesa Cattolica” riassunta nel Simbolo Niceno-Costantinopolitano, a cui noi aderiamo recitando il Credo facendo memoria delle principali verità della nostra fede.
  • La SECONDA parte riguarda la celebrazione del mistero cristiano, cioè la Sacra Liturgia e i Sacramenti. Questa parte spiega la lex celebrandi poichè l’annuncio del Vangelo una risposta privilegiata nella vita sacramentale.
  • La TERZA parte riguarda la vita in Cristo e sono esaminati i dieci Comandamenti e le Beatitudini. La parte ci richiama la lex vivendi, cioè il nostro impegno a manifestare nei comportamenti e nelle scelte quotidiane la fedeltà alla fede professata e celebrata.
  • La QUARTA parte riguarda la preghiera del cristiano, cioè la lex orandi esaminando approfonditamente il Padre Nostro. Il cristiano, sull’esempio di Gesù, è chiamato al dialogo con Dio nella preghiera.

Disse il Papa: “questo libro è offerto ad ogni uomo che si domandi ragione della speranza che è in lui (cfr 1 Pt 3, 15) e che voglia conoscere ciò che la Chiesa Cattolica crede”.

Il “COMPENDIO” DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

Per valorizzare maggiormente il Catechismo san Giovanni Paolo II istituì nel 2003 una nuova “Commissione”, sempre presieduta dal cardinale Ratzinger, con il compito di elaborare un Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, contenente una formulazione più sintetica dei medesimi contenuti di fede. Il testo finale fu approntato e pubblicato da Benedetto XVI il 29 giugno 2005.

Tre sono tre le caratteristiche principali del Compendio come espresso dal cardinale Ratzinger nell’introduzione al testo. :

  • La stretta dipendenza dal Catechismo della Chiesa Cattolica;
    Non intende in alcun modo sostituire il Catechismo della Chiesa Cattolica e come il Catechismo, anche il Compendio si articola in quattro parti
  • La sua forma dialogica riprendendo il genere letterario catechistico, fatto di domande e risposte. Proponeì un dialogo ideale tra il maestro e il discepolo, mediante una sequenza incalzante di interrogativi. Questo genere ha inoltre abbreviato notevolmente il testo, riducendolo all’essenziale.
  • La presenza di alcune immagini che scandiscono l’articolazione del Compendio.

E’ il testo ideale per chi vuole conoscere una visione organica  e veritiera della totalità della fede cattolica.

“CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA” – NUOVO COMMENTO TEOLOGICO-PASTORALE

Il volume, presentato da papa Francesco durante l’evento commemorativo in Vaticano per i 25 anni dalla promulgazione del Catechismo da parte di Giovanni Paolo II, contiene, oltre alla presentazione del Santo Padre, l’introduzione di mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, e un nuovo Commento Teologico-Pastorale, con il coinvolgimento di 40 esperti.
Quest’opera  – scrive papa Francesco nella presentazione – diventa così “un’ulteriore mediazione attraverso cui promuovere e sostenere le Chiese particolari in tutto il mondo nell’impegno di evangelizzazione come strumento efficace per la formazione soprattutto dei sacerdoti e catechisti. Mi auguro che possa essere conosciuto e utilizzato per valorizzare al meglio il grande patrimonio di fede di questi duemila anni della nostra storia”.