La supremazia del presidente degli Stati Uniti Trump e del vicepresidente J. D. Vance alla Washington March for Life, l’evento di punta mondiale della lobby anti-aborto, il mese scorso servirà a mettere al riparo da un attento esame pubblico il loro forte sostegno politico all’accesso alla pillola abortiva e alla fecondazione in vitro (FIV) che, insieme, saranno responsabili della stragrande maggioranza degli omicidi negli Stati Uniti e nel mondo negli anni a venire e avranno ovunque ripercussioni negative nella guerra contro l’aborto.
Nonostante le esortazioni di san Giovanni Paolo II, a 30 anni dalla sua splendida enciclica la battaglia per la difesa della vita non ha informato il comportamento dei cristiani nel mondo. Tutto è lasciato all’iniziativa di pochi gruppi e persone di buona volontà. Serve una svolta culturale.
Il New York Times – testata, com’è noto, tutt’altro che su posizioni pro life – parla della crisi che in questo periodo sta investendo il colosso abortista Planned Parenthood, da molto tempo il maggior fornitore di aborti degli Stati Uniti.
Perché ci permettiamo di dissentire dalla pubblicità progresso trasmessa sulle reti Rai “Lei è”…
Dopo la sentenza Dobbs, Planned Parenthood ha lanciato campagne a livello statale per impedire la sepoltura dei feti: trattarli diversamente da altri rifiuti ospedalieri implica considerarli esseri umani. È questo il fronte su cui si combatte la battaglia del “diritto” all’aborto.
Chiediamo alla RAI di sospendere immediatamente la messa in onda dello spot “LEI È” diffuso dalla Fondazione Pubblicità Progresso.
Accusata di aver violato la legge che nel 2022 ha introdotto le zone cuscinetto attorno agli ospedali dove si interrompono gravidanze, l’attivista si è opposta alla multa: «Invito solo a dialogare».
Il messaggio di Papa Francesco ai partecipanti all’Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita riuniti dal 3 al 5 marzo.
Il cristianesimo sociale e la fraternità sono principi, radicati nella tradizione cristiana, sono fondamentali per affrontare e superare le disuguaglianze.
Expanding Access to In Vitro Fertilization, ordine esecutivo firmato dal Presidente Donald Trump lo scorso 18 febbraio. Si tratta di una disposizione, come recita chiaramente il nome, finalizzata ad ampliare l’accesso alla fecondazione in vitro.