Anche Bruno Vespa, nel suo programma Porta a Porta, commenta con entusiasmo l’ingresso della Pma nei Lea. Un entusiasmo non condivisibile per una serie di ragioni.
Un nuovo studio ha scoperto che la pillola contraccettiva d’emergenza, utilizzata per evitare di iniziare una gravidanza, in determinate dosi potrebbe indurne l’interruzione.
Ma le ragioni non convincono.
Se l’aborto è forzato si parla dell’omicidio di un bambino, se è un aborto indotto il bambino sparisce. Le contraddizioni delle argomentazioni pro-choice in una tragica notizia in Inghilterra.
Un “condensato” di diritti umani: in ogni vita concepita traspare la piena dignità della persona umana, affidata allo sguardo consapevole e alla custodia della società.
Celebriamo la 47ª Giornata Nazionale per la Vita nel contesto del Giubileo: tale coincidenza ci sollecita ad assumere l’orizzonte della speranza, poiché è nel segno della speranza che la Bolla di indizione Spes non confundit (SnC) invita tutta la Chiesa a vivere l’anno di grazia del Signore.
La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato il Messaggio per la 47.ma Giornata nazionale per la vita, che verrà celebrata il 2 febbraio 2025, sul tema “Trasmettere la vita, speranza per il mondo. I vescovi del Consiglio episcopale permanente invitano ad un’alleanza che rilanci il valore della maternità e della paternità, che favorisca “l’impegno legislativo degli Stati per rimuovere le cause della denatalità con politiche familiari efficaci e stabili nel tempo”.
Il discorso di Jd Vance questa notte (ora italiana) alla March for Life è stato emozionante. Il suo discorso in cui chiede di tutelare la vita del concepito e la maternità dalla folle cultura turboindividualista di sinistra definita “abortion on demand” addirittura spinto fino al nono mese, andrebbe fatto ascoltare a Giorgia Meloni e pure al ministro Roccella che non avrebbero mai il coraggio di pronunciarlo con questa nettezza.
In Francia negli ultimi si è registrato un boom di aborti che porta le associazioni pro-vita a chiedere di non banalizzare una pratica pericolosa.
Oggi a Washington si terrà la Marcia per la vita e, proprio alla vigilia dell’evento che ebbe la sua prima edizione 51 anni fa, il presidente Trump ha firmato un decreto per concedere la grazia a 23 attivisti pro life, come aveva dichiarato in campagna elettorale.