Se ne ricava – anche se Repubblica non ha certo sottolineato tale dato, assai scomodo per la narrazione progressista sul tema – che per il 61% degli italiani la maternità surrogata sia qualcosa di inaccettabile.
IL MINISTRO DEGLI ESTERI: “E’ VERGOGNOSO PENSARE CHE CI POSSA ESSERE L’UTERO IN AFFITTO, CHE PER SOLDI TU COMPRI IL CORPO DI UNA PERSONA”
In Canada la legge prevede l’utero in affitto solo per «altruismo», ma consente rimborsi spese da migliaia di dollari. E le agenzie commerciali prosperano
Figli di coppie gay: ci sono situazioni particolari sulle quali, mancando una legge del parlamento, decide il giudice. Non è un alibi per fughe in avanti
“È bello”, “è consensuale”, “spesso è gratis e se non lo è il fine giustifica i mezzi”. Qualche risposta a queste e altre balle sparate sulla maternità surrogata da chi tifa mercato degli esseri viventi
L’UTERO IN AFFITTO DEVE DIVENTARE UN REATO UNIVERSALE
IL PROGETTO LEBENSBORN TOGLIEVA I FIGLI ALLE MADRI NATURALI PER AFFIDARLI A TEDESCHI CHE LI AVREBBERO ALLEVATI SECONDO I LORO CANONI IDEOLOGICI
Sempre più spesso, di recente, studi scientifici stanno confermando come la GPA (gestazione per altri, o più semplicemente conosciuta come utero in affitto) abbia probabilità molto più elevate di complicazioni durante la gravidanza o durante il parto. Complicazioni che in alcuni tragici casi (molto raramente riportati dai media) possono risultare fatali per la madre surrogata.
Cosa succede allora nel Dna dei bambini venduti strappati dal seno della madre che ha affittato (o prestato) l’utero? E se i bambini crescono in famiglie Lgbtq, senza il rifermimento-confronto maschile e femminile? E lo stress che accumulano quando sentono la mancanza – per es- della mamma e gli si risponde che devono esser contenti di avere due papà? Questo stress non può determinare effetti epigenetici sul Dna?