Il prete oggi rischia di essere un uomo solo. Solo nelle decisioni, solo nei momenti difficili, solo nelle sue debolezze. E questa solitudine, se non è abitata dallo Spirito, può diventare isolamento, e l’isolamento, nel tempo, può diventare disperazione. Abbiamo bisogno di una fraternità presbiterale più concreta, più vera, più semplice. Dove si possa respirare fiducia, e non solo efficienza.”
Il conflitto d’interesse, cui velatamente Anna accenna, si diffonde celermente in ogni settore societario: dalla finanza alla politica, dall’economia alla medicina, quindi potrebbe coinvolgere anche gli esami diagnostici, le prescrizioni terapeutiche e la ricerca scientifica. “Vendere salute” è un affare, e le multinazionali del farmaco, sono le aziende che godono maggiori profitti a livello mondiale.
E’ trascorsa una settimana da quando da quando don Matteo Balzano, di 35 anni della diocesi di Novara, si è suicidato. Certo non è il primo prete a uccidersi. Drammi che non verranno mai compresi se non si entra nel loro vissuto. Questa morte sui social ha avuto grande interesse. Ciò mi spinge a trattare questo tema nella sua complessità essendo un grosso problema societario taciuto e nascosto.
Mi sforzo di prendere il buono di tutte le nostre paradossali contraddizioni. Ci piace vivere in libertà, guai a chi tocca la parola democrazia quando la sbandieriamo per farci gli affari nostri, ma ci piace Putin che è un autocrate, un dittatore spietato. Piangiamo per i bambini di Gaza ma non versiamo una lacrima per quelli ucraini. Facciamo i gay pride e mettiamo Netanyahu a testa in giù anche se in Israele da sempre si fanno i più gioiosi e festanti gay pride, mentre nei paesi che vogliono la fine di Israele i gay vengono messi a testa in giù, ma non per finta, sul serio.
L’ultimo report delle Nazioni Unite rivela che una famiglia su 5 ha meno figli di quanti ne desideri. L’incertezza economica, la precarietà lavorativa, le crescenti spese per il mantenimento i timori che frenano la natalità. Ma anche preoccupazioni per la crisi climatica.
La Chiesa cattolica sostiene che ogni persona ha diritto a un funerale cristiano, comprese anche le persone che hanno perso la vita a causa del suicidio.
La filosofia della storia è molto più semplice, senza essere una semplificazione, di quanto i termini non lascino credere. La filosofia della storia è fondata sull’osservazione e sull’esperienza. Consiste soprattutto nel mostrare buon senso sulle grandi dimensioni. Si riporta a un metodo generale.
In una società sempre più frammentata, è aumentata l’intolleranza e ogni cambiamento viene visto come una minaccia. Attrezziamoci per un mondo nuovo, sapendo però che il mondo non ci appartiene.
Basta coi maestri!” è uno slogan che risale alla grande contestazione studentesca del ’68 e che sembra ridondare all’unisono con un altro a esso omologo: “Basta coi padri!”. Il loro contenuto ideologico implicito è che ogni autentica formazione debba essere innanzitutto una auto-formazione: nessuna provenienza, nessuna dipendenza, nessun debito simbolico. Piuttosto, si tratta di farsi da se stessi il proprio nome.
Da molto tempo si sente spesso in giro il verbo condividere, soprattutto nel campo della comunicazione e sovente il termine viene associato al verbo connettere. Nel mondo sempre più digitalizzato di oggi, condividiamo informazioni, idee, esperienze attraverso i social media, creando reti globali di connessione, e se da un lato questo offre opportunità straordinarie di apprendimento e collaborazione, dall’altro ci ricorda e ci sprona a considerare l’importanza di una condivisione consapevole e responsabile.