Tempi certi e senza spesa per i pazienti: la Regione definisce l’iter per accedere alla morte volontaria. Una forzatura giuridica, etica e sanitaria. Il cardinale Lojudice: è una sconfitta per tutti.
La Toscana è la prima Regione ad avere una legge sul suicidio medicalmente assistito.
Il regista di un docufilm sulla musa del suicidio assistito mette in guardia i laburisti inglesi alle prese con la legalizzazione: «È un grave pericolo per le persone disabili. Lo dico da sinistra».
Mentre in più consigli regionali si discute una legge per il suicidio assistito, l’applicazione di quella che dal 2010 ha reso un diritto vivere senza dolore procede a rilento. Facciamo il punto.
Il cardinale interviene nel dibattito in corso in Toscana sul suicidio assistito: il cristiano non può arrendersi alle logiche di un’umanità patinata dove non esiste il dolore.
In due interviste recenti lo scrittore e l’artista hanno dato una loro interpretazione su terapie e farmaci per il sollievo. Concetti che lo specialista di cure palliative sente il dovere di chiarire.
Paola Binetti sulla lettera di Marco Maltoni: giusto sgombrare il campo dagli equivoci ma…
Purtroppo le “cure palliative” sono intese come “cavallo di Troia” da molti cattolici. Eppure il magistero della Chiesa ne ha una visione diversa.
In Francia Bayrou usa le cure palliative per approvare l’eutanasia. In UK, dopo la sua approvazione, i medici fanno obiezione di coscienza.
Mi auguro che ogni cittadino, gli operatori sanitari e le Associazioni di Volontariato, tutelino le persone sofferenti e fragili con la convinzione che dobbiamo curarle e accompagnarle con la vicinanza, la cura e la compassione, anche mediante una reale applicazione delle cure palliative.