Il cattolicesimo sociale continua ad essere una cultura e un giacimento di valori che può e deve orientare e condizionare la cultura e la politica italiana. Tocca a chi si riconosce in quell’area ritrovare le motivazioni e l’entusiasmo per inverarlo nella società contemporanea. L’opinione di Giorgio Merlo.
“Alla Chiesa universale, colonna e fondamento, il suo Fondatore ha affidato un duplice compito: di generare figli, di educarli e reggerli, guidando con materna provvidenza la vita dei singoli come dei popoli, la cui grande dignità essa sempre ebbe nel massimo rispetto e tutelò con sollecitudine”, scrisse Giovanni XXIII nell’enciclica “Mater et magistra”.
A fine giugno si è tenuto in Vaticano un incontro tra delegazione vaticana e cinese per discutere sullo stato delle relazioni.
Il segretario di Stato a Villa Madama per un incontro su don Oreste Benzi “vero costruttore di ponti e di solidarietà”. Interpellato sul nuovo fronte di guerra tra Israele e Iran, il cardinale ribadisce l’urgenza del disarmo e di dialogo e negoziati. Sul fine vita in Italia il porporato chiede che ogni proposta o decisione siano a salvaguardia della dignità umana.