Un bambino di età compresa tra due e quattro anni è stato sospeso da un asilo nido pubblico nel Regno Unito dopo essere stato accusato di omotransfobia, o meglio di «abuso contro l’orientamento sessuale e l’identità di genere». È quanto emerge dai dati del Dipartimento dell’Istruzione britannico appena diffusi dal Telegraph, per quanto tale informazione risalga all’anno scolastico 2022/23 e non sia stato – per ovvie ragioni di sicurezza – diffuso né il nome né l’età esatta.
“Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso – Giulio, 13 anni”; “Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo – Anna, 8 anni”; “La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine – Matilde, 16 anni”
Non poteva essere altrimenti. La pubblicazione di un documentario (da pelle d’oca) di produzione italiana sulla storia di Luka Hein, giovane ragazza americana che è riuscita a tornare indietro da una dolorosissima transizione di genere, sta generando sentimenti di panico e rabbia in parte del mondo LGBT italiano. Il motivo? Racconta una verità scomoda. Mostra una testimonianza reale. Non si piega alla propaganda ideologica dominante.
Il Corsera racconta la vicenda di Fabrizio Obbialero, chirurgo vessato dal padre per la sua omosessualità. Il genitore è stato condannato sia in sede penale che civile. È la conferma che una legge sulla cosiddetta omofobia non solo sarebbe discriminatoria ma anche inutile: le norme ci sono già.
La cancel culture e l’ideologia woke e immigrazionista stanno determinando il suicidio della civiltà occidentale. È quanto documenta in maniera approfondita Giulio Meotti nel suo recente saggio Manicomio Occidente.
L’ideologia gender imperversa nelle scuole britanniche e punisce i dissenzienti, fin dalla più tenera età. A lanciare l’allarme è l’autrice di Harry Potter, da tempo una delle poche voci libere contro la dittatura arcobaleno.
Libertà di parola, ideologia woke, social network, populismo. L’incontro a Caorle con Tommaso Cerno, Mattia Ferraresi, Federico Palmaroli (Osho) e Piero Vietti.
Proprio perché monopolizzato (e capitalizzato) da una stretta lobby, il mondo delle persone con attrazione per persone dello stesso sesso domina la fliera mediatica che decide i temi dell’opinione pubblica in preparazione all’agenda politica radicale di massa. La Chiesa cattolica, restando fedele alla rivelazione ricevuta, distilla una dottrina capace di rispettare veramente queste persone senza ridurle alle proprie pulsioni (elevate al grado di bisogni).
In Sardegna i giovani che presumono di essere nati nel corpo sbagliato e che hanno impugnato in tribunale la pretesa di voler intraprendere un percorso di transizione di genere negli ultimi dieci anni sono più che quadruplicati. Un vero e proprio boom, che in realtà nasconde una drammatica e inquietante causa, a monte, ovvero il contagio sociale.
E’ un Brasile dalla doppia faccia quello che in pochi giorni ha preso due decisioni tanto storiche quando una positiva e una pericolosissima. Due facce della stessa medaglia, quella del genere. Da una parte, infatti, è arrivato lo stop alla somministrazione a bambini e adolescenti di farmaci bloccanti la pubertà, mentre dall’altra è arrivata la sentenza che riconosce un fantomatico genere “neutro” sui documenti.