Il segretario per i Rapporti con gli Stati sottolinea la gratitudine di Francesco “per la vicinanza e la preghiera che sale al Cielo in modo copioso per lui”. Poi l’arcivescovo si sofferma sulla minaccia del male sempre più presente nei Paesi in guerra, serve “una diplomazia – aggiunge – sganciata da miserabili interessi umani” e a favore del bene comune
Nel contesto particolare che stiamo vivendo, le parole di papa Francesco salvano la ragione e la vera identità europea greca e cristiana.
Non ci sono grandi momenti di transizione, in questo annuario pontificio. Perché per la prima volta il lavoro del Papa è terminato. Ma, soprattutto, non è proseguito nei primi mesi dell’anno.
I dati distribuiti dall’Annuario Pontificio e dall’Annuario di statistica si riferiscono al biennio 2022-2023. In leggero calo i sacerdoti, le religiose professe e i seminaristi. Solo l’Africa cresce.
Il cappuccino predicatore della Casa pontificia spiega il senso di compiere il gesto per eccellenza dell’Anno Santo.
Se sei maggiorenne e vuoi vivere il prossimo Anno Santo in forma attiva, aiutando i numerosi pellegrini che verranno a Roma per attraversare la Porta Santa, questa è la tua occasione! Potrai offrire la tua disponibilità per una o più settimane e per eventi giubilari specifici, vivendo esperienze uniche aiutando chi ha bisogno di assistenza e di informazioni lungo le vie di pellegrinaggio che portano alle Porte Sante delle quattro Basiliche Pontificie.
Il reggente della Casa Pontificia cura un’opera che attraverso un’antologia di discorsi, omelie, lettere e udienze di Papa Montini aiuta a riscoprire il senso del Giubileo come “evento di profondo rinnovamento interiore”, che aiuta ad affrontare “le nuove sfide con fede e resilienza”.
Migliaia di pellegrini ambrosiani alla Porta Santa con l’arcivescovo. «Stupore estinto, realismo sfiduciato, impotenza rassegnata. Non siamo qui per uno sforzo in più ma un’apertura alla docilità».
Nella seconda giornata della diocesi ambrosiana a Roma per il pellegrinaggio giubilare l’arcivescovo Delpini riflette sulla strada per diventare «liberi e leggeri».
“Oggi più che mai servirebbe uno spazio per la Santa Sede. Proprio perché tutti si armano per sedersi al tavolo dei negoziati, diventa tanto più importante il ruolo di un protagonista come quello della Santa Sede. Una diplomazia disarmata, indipendente perché non legata in alcun modo a patti politici paralleli e disinteressata a interessi economici. La Santa Sede è estranea a tutti questi equilibri. È un vero e autentico ricercatore di pace esterno e quindi, in teoria potrebbe giocare un ruolo di mediazione, di ragionevolezza”.